Comunicato stampa del 21 ottobre 2024 - Carceri: In Albania calpestati i diritti dei poliziotti
Roma, 21 Ott. – “Le poliziotte e i poliziotti penitenziari impiegati presso la struttura carceraria, vuota, di Gjadër sono alloggiati in camere prefabbricate, poste al piano superiore della struttura, raggiungibile percorrendo una scala metallica esterna (tipo scala d’emergenza), prive di elementari oggetti d’arredo (mancano dallo spazzolone per il water alla tv), condivise con altri, e neanche minimamente in linea con i criteri codificati dall’Accordo Nazionale Quadro del 5 ottobre 2023. Dunque, non solo non possono godere della sistemazione alberghiera come tutti i colleghi delle altre forze di polizia e armate in Albania, ma addirittura vengono oltraggiate le specifiche previsioni contrattuali che li tutelano. Se l’Amministrazione penitenziaria e lo Stato italiano non dimostrano il minimo rispetto per le prerogative e i diritti delle donne e degli uomini in divisa che li rappresentano, non osiamo immaginare il trattamento che potrebbe essere riservato ai migranti, ove mai ne arrivassero”.
Lo dichiara Gennarino De Fazio, Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria.
“Quanto sta avvenendo, indipendentemente pure dall’eventuale accettazione dei diretti interessati, la storia insegna che le truppe vengono indotte dai generali a dire sempre che il rancio è ottimo e abbondante, è assolutamente vergognoso per un Paese civile che abbia il minimo rispetto per i propri servitori”, aggiunge il Segretario della UILPA PP.
“Anche per questo, stamattina abbiamo inviato un’ennesima nota al Direttore generale del personale e, per conoscenza, al Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e altre autorità, chiedendo per le donne e gli uomini del Corpo di polizia penitenziaria l’autorizzazione alla sistemazione alberghiera al pari degli appartenenti alle altre forze dell’ordine e per come dettato dall’Accordo Nazionale Quadro. È ovvio che in mancanza di risposte provvederemo ad horas a valutare l’avvio di ulteriori e più incisive iniziative”, conclude De Fazio.