La locazione di strutture alberghiere a Shengjin, in Albania, con alloggio in camere singole, «ristorazione e connessi servizi» per una spesa complessiva che sfiora i 9 milioni di euro all'anno (8.897.200) e destinate ad ospitare circa 300 appartenenti alle forze di polizia italiane. È quanto previsto dal ministero dell’Interno - Dipartimento di pubblica sicurezza - nell'ambito dei servizi di sicurezza per i migranti presenti nei centri di Shengjn e a Gjider. Il protocollo che affida il servizio per un anno è stato approvato il 5 agosto scorso e il costo giornaliero per ogni singolo agente è di 80 euro.
L'appalto è stato vinto dalla società Rafaelo Rosort «in accoglimento di una offerta ritenuta congrua e corrispondente al fabbisogno dell'Amministrazione». Si tratta di resort a quattro stelle dotate anche di piscine e strutture ricreative. Prima che venisse affidato l'appalto, il Viminale, secondo quanto si apprende, ha svolto una serie di verifiche di sicurezza e per escludere che le strutture fossero legate ad ambienti della criminalità. «Preso atto dell'assenza di elementi o comunicazione ostative - si legge nel protocollo - e alla luce degli elementi documentali e istruttori raccolti, si può procedere all'aggiudicazione della procedura di affidamento in favore della società “Rafaelo Resort Srl”».
Sulla vicenda è intervenuto il segretario generale della Uilpa Polizia Penitenziaria Gennarino De Fazio, sottolineando che «la società contraente metterà a disposizione degli operatori due alberghi con spiaggia privata, centro benessere, piscine e ristorante. Tutto questo mentre il Ministero della Giustizia, Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria continua a tenere gli appartenenti alla Polizia penitenziaria impiegati nella gestione del penitenziario a Gjadër in strutture prefabbricate, in camera multipla, senza gli arredi più elementari».