Leggi qui l'articolo del quotidiano "Avvenire" - Le poliziotte e i poliziotti penitenziari impiegati presso la struttura carceraria, vuota, di Gjadër sono alloggiati in camere prefabbricate. Queste si trovano al piano superiore della struttura, raggiungibili percorrendo una scala metallica esterna (tipo scala d’emergenza), prive di elementari oggetti d’arredo (mancano dallo spazzolone per il water alla tv), condivise con altri, e neanche minimamente in linea con i criteri codificati dall’Accordo Nazionale Quadro del 5 ottobre 2023». Questa è la durissima denuncia di Gennarino De Fazio, segretario generale di Uilpa Polizia Penitenziaria sul centro di Gjadër. Una situazione, quindi, non semplice per gli agenti, che «non solo non possono godere della sistemazione alberghiera come tutti i colleghi delle altre forze di polizia e armate in Albania, ma addirittura vengono oltraggiate le specifiche previsioni contrattuali che li tutelano - aggiunge - .
Se l’Amministrazione penitenziaria e lo Stato italiano non dimostrano il minimo rispetto per le prerogative e i diritti delle donne e degli uomini in divisa che li rappresentano, non osiamo immaginare il trattamento che potrebbe essere riservato ai migranti, ove mai ne arrivassero». De Fazio, come ha spiegato ad Avvenire, ha mandato lunedì una lettera al Dap, per segnalare la situazione. «Quanto sta avvenendo è assolutamente vergognoso per un Paese civile che abbia il minimo rispetto per i propri servitori» ha concluso. (T.U.)