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          Roma, 04 Apr.  – “L’aumento dei fondi destinati alla retribuzione degli psicologi di cui all’articolo 80 dell’ordinamento penitenziario, per quanto sacrosanto e doveroso, diversamente da quanto annunciato da diverse fonti del Ministero della Giustizia, non è destinato a migliorare il servizio all’utenza, ma a mantenere lo status quo. Proprio a seguito dell’aumento della paga oraria degli esperti psicologi, dal febbraio scorso, se non fosse intervenuto l’adeguamento delle risorse il servizio sarebbe stato dimezzato. È di ogni evidenza, tuttavia, che ciò non muoverà nella direzione del potenziamento dell’assistenza offerta agli ormai oltre 61mila detenuti presenti nelle carceri, a fronte di poco più di 47mila posti effettivamente disponibili, di cui ben 28 si sono suicidati nei primi 93 giorni dell’anno”.

          Lo afferma Gennarino De Fazio, Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria.

         “Al Guardasigilli, Carlo Nordio, e al Governo Meloni chiediamo di andare oltre gli annunci e le misure di fatto obbligate e comunque qualificabili come ordinarie. Quanto sta avvenendo nelle prigioni con morti e sofferenze atroci fra i reclusi e gli operatori, in primis gli appartenenti alla Polizia penitenziaria, richiede interventi urgenti e d’impatto, attuabili mediante un decreto-legge che stanzi le necessarie risorse economiche e consenta immediate assunzioni straordinarie da affiancare al deflazionamento della densità detentiva e al potenziamento, reale e concreto, dell’assistenza sanitaria. Diversamente, nostro malgrado, il bollettino funebre che rappresenta solo la punta più tragica del fallimentare sistema carcerario, sarà destinato ad allungarsi ulteriormente”, conclude De Fazio.

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