Seleziona qualsiasi testo e clicca sull'icona per ascoltarlo!

polizia penitenziaria top

logo trasparente

facebook newemail icon png clipart backgroundwhatsappyoutube playtwitter

 

 

Roma, 12 Mar.  – “Ancora un morto nelle nostre carceri. Tunisino, avrebbe compiuto 56 anni fra qualche mese, stamattina verso le 11.00 ha appiccato un incendio nella sua cella della Casa Circondariale di Perugia ed è morto qualche ora dopo in ospedale, dov’era stato trasportato a seguito dei fumi inalati. A nulla sono valsi i tentativi di soccorso della Polizia penitenziaria e dei sanitari. Sale così a 60 la tragica conta dei reclusi deceduti dall’inizio dell’anno, dei quali ben 15 per suicidio.  A queste morti bisogna peraltro aggiungere quella di un operatore delle funzioni centrali che si è tolto la vita. Una strage immane, cui va necessariamente posto un argine”.

          Lo dichiara Gennarino De Fazio, Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria.

         “Del resto, anche a Perugia la situazione è di gravissima emergenza e si caratterizza per forte sovraffollamento; sono 450 i detenuti presenti a fronte di una capienza di 312 posti, gestiti da meno di 200 appartenenti alla Polizia penitenziaria, quando ne sarebbero necessari 339. Dunque, il 44% di detenuti in più, governati dal 41% di agenti in meno rispetto ai necessari. A ciò si aggiungano le carenze strutturali, le deficienze organizzative e logistiche e il quadro complessivo, allarmante, si autodescrive”, argomenta il Segretario della UILPA PP.

         “La Polizia penitenziaria, peraltro, sottoposta a carichi di lavoro esorbitanti e a turnazioni di servizio massacranti, con la compressione di diritti anche di rango costituzionale, vede così vanificato il proprio diuturno sacrificio ed è ormai stremata nelle forze e mortificata nel morale. Servono immediati interventi per deflazionare la densità detentiva, a livello nazionale sono 16mila i ristretti oltre la capienza, potenziare compiutamente gli organici della Polizia penitenziaria, mancanti di almeno 18mila unità, senza rinunciare alla formazione, e garantire l’assistenza sanitaria e psichiatrica, ma va pure parallelamente avviata una seria riforma per reingegnerizzare dalle fondamenta il sistema d’esecuzione penale, soprattutto inframurario”, conclude De Fazio.  

Scarica la nostra APP!

Notizie dal territorio - Desktop

Mappa dell'Italia Puglia Molise Campania Abruzzo Marche Lazio Umbria Basilicata Toscana Emilia Romagna Calabria

Elenco per istituto
Seleziona e ascolta