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Comunicato stampa del 6 dicembre 2024 - Carceri: A Verona l’86esima vita umana spezzata, non mera statistica

Roma, 6 Dic.“Aveva solo 24 anni, nato in Romania, fine pena nell’agosto del 2030, mercoledì sera ha tentato di impiccarsi nella sua cella del carcere di Verona; subito soccorso, è stato condotto in ospedale in condizioni disperate, stasera ha finito di soffrire. Sale così a 86 il numero dei detenuti che si sono tolti la vita dall’inizio dell’anno, di cui 4 a Verona, ai quali vanno aggiunti 7 appartenenti alla Polizia penitenziaria.

Lo dichiara Gennarino De Fazio, Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria.

“Teniamo a precisare che i nostri conteggi sono frutto di risultanze acquisite attraverso canali informativi, autonomi e indipendenti, che coordiniamo costantemente con RadioCarcere (Radio Radicale), Ristretti Orizzonti e altre associazioni e vengono forniti per rappresentare all’opinione pubblica il girone infernale in cui si sono trasformate le carceri per detenuti e operatori e rivolgere il nostro grido d’allarme alla politica e al Governo nella speranza, sinora vana, che si assumano provvedimenti utili a risollevarne le sorti. A differenza del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, non lo facciamo per ‘mera informazione statistica’ come scritto in una non meglio precisata ‘nota’ dello stesso DAP, non è dato sapere se firmata e da chi, nella quale peraltro si precisa anche ‘I dati sono raccolti ed elaborati dal 2004 dalla Sala Situazioni, istituita nel 2002 presso il DAP proprio allo scopo di ricevere le segnalazioni degli eventi critici provenienti da tutti gli istituti penitenziari. Con l’avvento della tecnologia, tali dati confluiscono direttamente in un applicativo informatico, denominato Eventi critici…’. Il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria farebbe bene a sfruttare la tecnologia per prevenire e impedire queste morti e non solo per conteggiarle alla stregua dei necrofori, per di più malamente e per ‘mera informazione statistica’”, aggiunge il Segretario della UILPA PP.

“Anche perché, a guardare le statistiche, si osservavo 16mila detenuti oltre la capienza massima, più di 18mila unità mancanti al fabbisogno della Polizia penitenziaria (quantificato dallo stesso DAP nel 2019 considerando un massimo di 50mila detenuti, oggi sono quasi 63mila), la quale ha subito dall’inizio dell’anno oltre 3mila aggressioni, suicidi, risse, disordini, evasioni e traffici illeciti tutti in crescita. Ma soprattutto, sembra che a qualcuno sfugga che non si parla di semplici numeri, ma di vite umane spezzate da un sistema penitenziario assolutamente fallimentare, sotto qualunque profilo lo si osservi, diffusamente illegale e che, a nostro parere, non risponde neppure ai presupposti giuridici per il suo mantenimento. Per quanto qualcuno si creda assolto, è già per sempre coinvolto”, conclude De Fazio.

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Giovedì, 06 Giugno 2024 07:03

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