18 Luglio 2010
EVASIONE LECCO
Dichiarazione Stampa di Eugenio SARNO
Segretario Generale UIL PA Penitenziari
La doppia evasione dalla Casa Circondariale di Lecco è uno schiaffo in pieno viso ad Alfano e Ionta, incapaci di strutturare politiche di prevenzione e sicurezza.
Troppo impegnati nel redigere un piano carceri fantasma, che nulla risolve nell’immediato, hanno assistito , silenti ed immobili, al depauperamento degli organici e alla massiccia potatura dei fondi destinati al penitenziario.
La massa di agenti mobilitati dagli istituti penitenziari verso i palazzi romani, di cui il Ministro e il Capo del DAP sono pienamente coscienti, hanno assottigliato oltremodo i presidi di sicurezza. Da tempo avevamo avvisato che i poliziotti penitenziari di prima linea non avrebbero potuto costituire un argine ad azioni organizzate, com’è certamente quella di Lecco.
Così come con estrema nettezza e chiarezza non abbiamo remore nel ribadire che episodi così eclatanti potrebbero appartenere alla quotidianità penitenziaria.
Troppe le criticità irrisolte in punto di gestione ed organizzazione per non ritenere che le responsabilità dell’accaduto non debbano essere ascritte ai vertici dipartimentali e politici del Ministero della Giustizia.
Ora il nostro auspicio è che le colpe ben definite non vengano scaricate sugli anelli deboli della catena e non si assista al gioco dello scaricabarile. Occorre prendere coscienza , come abbiamo sempre sostenuto, che la questione penitenziaria é anche una questione di ordine pubblico.
Purtroppo bisogna sbatterci il muso per comprendere una realtà lampante .
Ora il Capo del DAP Ionta convochi le OO.SS. e discuta con loro un piano di rientro delle unità impiegate fuori dall’ambito penitenziario. Analogamente invitiamo il Ministro Alfano a smetterla con sterili annunci e comunichi modalità, data e numeri delle annunciate assunzioni ordinarie e/0 straordinarie in polizia penitenziaria.