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Roma, 08 Set.Con l’avvicendamento, da domani, del Comandante della Polizia penitenziaria dell’Istituto Penale per Minorenni ‘Cesare Beccaria’ di Milano, che per quanto a nostra conoscenza non era affatto programmato, il Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità, lungi dall’affrontare compiutamente i problemi, per tentare goffamente di salvare la faccia, percorre la via più semplice e breve e trova un capro espiatorio. Al Dirigente aggiunto del Corpo di polizia penitenziaria Daniele Alborghetti esprimiamo la nostra solidarietà e vicinanza, ben consapevoli che le cause del disastro del Beccaria, come della gran parte degli Istituti Penali per Minorenni del Paese, sono da ricercare altrove”.

         Lo dichiara Gennarino De Fazio, Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria.

         “Peraltro, da quanto apprendiamo, anche in questi minuti all’interno del Beccaria vi sarebbero tensioni con disordini, per ora ancora contenuti dalla Polizia penitenziaria. Certamente, la delegittimazione a mezzo stampa dell’attuale Comandante non aiuta. Facciamo naturalmente i migliori auguri, anche perché ne avrà bisogno, a chi da domani subentrerà alla guida del Reparto, ma se, come temiamo, le cose non dovessero cambiare, poi cosa succederà? Dal Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità manderanno al rogo un altro?”, s’interroga il Segretario della UILPA PP.

 

         “Noi lo ripetiamo, servono interventi tangibili e immediati da parte del Governo e la riorganizzazione del sistema, altrimenti, anche i Comandanti ‘finiranno’, ma nel frattempo sarà esaurito soprattutto quel poco che rimane della credibilità dell’istituzione”, conclude De Fazio.

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