Roma, 08 Set. – “Due fratelli, stranieri, entrambi minorenni, sono evasi verso le 15.45 dall’Istituto Penale per Minorenni ’Cesare Beccaria’ di Milano scavalcando il muro di cinta. Uno dei due era già fuggito nel giugno scorso e rintracciato nel giro di qualche giorno. Non c’è pace evidentemente nelle carceri del Paese, che si guardi al circuito per minori, in cui permangono detenuti fino al 25esimo anno d’età, o a quello per adulti. E quanto accade, ovviamente, non è frutto del caso, ma ha responsabilità precise da ricercarsi nel pressapochismo politico e amministrativo che imperversa ormai da troppi anni”.
Lo dichiara Gennarino De Fazio, Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria.
“I due evasi sono già ricercati dalla Polizia penitenziaria e dalle altre forze dell’ordine ed è del tutto probabile che, nel giro di poche ore o al massimo qualche giorno, vengano ripresi o, addirittura, si riconsegnino. Ma ciò non cancellerà le falle del sistema che, per esempio, tiene 18enni negli adulti a bruciare vive e 25enni nei minori con i 14enni. Un paradosso incomprensibile”, prosegue il Segretario della UILPA PP.
“Ma ancora più paradossale, a fronte di tutto ciò che sta accadendo nelle carceri, è l’inerzia e persino il silenzio del Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, e della Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, più attenta, evidentemente, alle ‘relazioni private’ dell’ex ministro Sangiuliano che non allo sfacelo manifesto e pubblico delle prigioni in cui sono ammassati oltre 15mila detenuti in più rispetto ai posti disponibili e nelle quali 36mila donne e uomini della Polizia penitenziaria, mancanti di 18mila unità, continuano a scontare le pene dell’inferno per la sola colpa di essere al servizio dello Stato. Non bastano più gli annunci e i proclami, servono interventi incisivi e immediati o la catastrofe sarà sempre più pesante”, conclude De Fazio.