Comunicato Stampa del 23 Giugno 2010
MONZA: Detenuto tenta evasione da Tribunale . Feriti tre agenti
“ Ieri pomeriggio un detenuto di origini milanesi, V.V. imputato di oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale e ristretto nel carcere di Monza, ha tentato di evadere dal Tribunale di Desio, dove era stato accompagnato per l’ udienza a suo carico per i reati ascrittigli.”
A dare comunicazione dell’episodio è Domenico BENEMIA, Segretario Regionale della UIL PA Penitenziari, che aggiunge altri particolari sull’accaduto
“ Appena giunto davanti al Giudice, gli agenti di scorta hanno provveduto , come da legge, a togliere le manette all’imputato. A quel punto il detenuto si è divincolato e ha tentato la fuga. L’immediata reazione degli agenti di polizia penitenziaria è servita a bloccare il tentativo di evasione. Nel sottolineare come gli agenti abbiano fermato il fuggitivo senza ricorrere all’uso delle armi, intendiamo far giungere ai tre colleghi i nostri sentimenti di stima e vicinanza . Il detenuto – sottolinea Benemia – già sabato scorso si era reso protagonista di un’aggressione in danno di un poliziotto penitenziario a Monza. Fortunatamente in tale circostanza il collega non aveva subito conseguenze di sorta“
Nella colluttazione scaturita per impedire l’evasione due agenti penitenziari hanno riportato ferite giudicabili rispettivamente in cinque e dieci giorni, mentre per la terza unità si è resa necessario il ricovero in ospedale
“ Per un trauma contusivo al cranio con ematoma – spiega il segretario regionale della UIL PA Penitenziari – si è reso necessario il ricovero in ospedale. I medici hanno voluto tenerlo in osservazione e lo hanno dimesso solo a tarda sera, con una prognosi di sette giorni”
Anche in Lombardia spiegano alla UIL PA Penitenziari il sovraffollamento ha originato diversi eventi critici e la carenza d’organico non aiuta a gestire le emergenze
“ In Lombardia gli istituti penitenziari potrebbero ospitare non più di 5148 detenuti,invece, ve ne sono ristretti quasi novemila, per un sovrappopolamento pari quasi al 75% . Dall’inizio dell’anno nelle carceri lombarde si sono registrati tre suicidi, sei tentati suicidi sventati dalla polizia penitenziaria. Gli agenti penitenziari aggrediti e feriti sono 16 (su un totale nazionale pari a 112). A questo quadro di assoluta criticità va aggiunta la grave deficienza organica del personale di polizia penitenziaria e delle figure preposte alle aree pedagogiche. Il contingente di polizia penitenziaria dovrebbe essere pari a 5323 unità, ve ne sono in servizio poco più 4130. In queste condizioni il sistema si blocca. Ecco perché può capitare, com’è capitato ad Opera, che saltino processi o, come succede ogni giorno, si debbano effettuare traduzioni con scorte sottodimensionate rispetto ai parametri previsti. Non parliamo poi delle dotazioni logistiche – conclude Benemia – In Lombardia per il servizio traduzioni il parco macchine è inadeguato numericamente e molti mezzi sono vecchi ed obsoleti. Ma a Roma continuano a sfilare berline nuove, fiammanti e costosissime….. “