Ascolta qui l'intervento del Segretario Generale Gennarino De Fazio:
È proseguita stamani, fino al pomeriggio inoltrato, la discussione per il rinnovo del CCNL degli operatori del Comparto Sicurezza per il triennio 2019/2021.
Il confronto odierno, presenti per il Dipartimento della Funzione Pubblica, il Cons. Gallozzi e il Dott. Talamo, nonché i rappresentanti del MEF e delle Amministrazioni interessate (il Dott. Parisi e altri dirigenti del suo ufficio per il DAP), è proseguito sulle basi della ripartizione economica di cui alle proiezioni effettuate nel corso della riunione del 24 u.s. e della nuova bozza dell’articolato (ancora parziale) pervenuta in nottata (leggi qui).
In apertura del proprio intervento, la UILPA Polizia Penitenziaria ha evidenziato con forza come il novellato schema sia ancora carente di tanti argomenti e non tenga conto di molte delle richieste più volte reiterate.
In particolare, fra le tante, risulta ancora mancante della revisione della disciplina delle assenze per le visite specialistiche, non viene affrontato il tema della malattia insorta in servizio, non si regolamenta l’orario di lavoro (cosicché, solo per esempio, talvolta vengono imposte le pause, talaltra non vengono consentite), non si prevedono norme che rendano effettiva l’esigibilità dei contratti e sulla tutela del dirigente sindacale, etc.
Nondimeno, risultano ancora carenti le regole che afferiscono alla tutela della genitorialità e del congedo parentale: non si prevede la possibilità di fruire del congedo parentale su base oraria, si prevedono solo due giorni (anziché 10) di congedo per il padre e per giunta da fruire entro la prima settimana della nascita del figlio, non vi è l’esonero dai turni notturni per i genitori con affido condiviso di minori di anni 12.
Analogamente, non è ancora soddisfacente la disciplina dell’indennità di compensazione, dell’indennità notturna (che per la UIL dovrebbe cumularsi con il compenso per lavoro straordinario notturno e notturno festivo), del congedo ordinario e del congedo solidale.
Non solo, ma a tutto ciò si aggiunge un altro nodo di rilevante importanza laddove si pensa di istituire un’Indennità di specificità del Corpo di polizia penitenziaria, da riconoscere al personale impiegato per almeno sei ore nei servizi di vigilanza e osservazione dei detenuti nelle sezioni detentive, di traduzione o di piantonamento dei detenuti e di matricolista.
Tale indennità, infatti, non solo ammonterebbe al modesto importo di euro 1,50 per ogni turno di servizio, ma andrebbe pure a realizzare una sorta di vaso comunicante con il FESI, alle cui risorse attingerebbe laddove si superasse il numero di turni pronosticato sulla base di quelli effettuati nell’anno corrente (che equivale anche a dire che se aumenta il numero delle sezioni detentive diminuisce il FESI!).
La UILPA Polizia Penitenziaria ha manifestato la propria netta contrarietà a questa ipotesi, da un lato rivendicando un maggiore riconoscimento, anche economico, per il servizio prestato nelle sezioni detentive e a diretto contatto con i detenuti, dall’altro chiedendo un finanziamento certo, specifico e autosufficiente.
Inoltre, per la UIL l’indennità dev’essere riconosciuta dopo almeno tre ore di servizio e deve raddoppiare dopo nove ore (6 ordinarie + 3 straordinarie).
Anche per tale motivo, ha auspicato un chiarimento politico con il Ministro per la Pubblica Amministrazione e gli altri Ministri interessati. È infatti necessario che venga esattamente quantificata e impegnata la quota-parte spettante al comparto sicurezza dei 200 milioni di euro che la manovra di bilancio renderà disponibili a decorrere dal prossimo anno per l’incremento del trattamento economico accessorio, in ottemperanza al Patto per l'innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale sottoscritto fra il Governo e CGIL, CISL, UIL.
Chiarimento che si reputa altresì opportuno pure per comprendere le volontà politiche di rifinanziamento del FESI della Polizia penitenziaria (che è molto inferiore a quello pro-capite disponibile per le altre FF.PP.).
Da segnalare, inoltre, che l’ultima bozza dettaglia meglio le regole per la costituzione di federazioni/affiliazioni sindacali e, soprattutto, elimina il diritto al trasferimento nella sede prescelta dopo due anni di aspettativa sindacale (non retribuita).
Di seguito, per comodità di lettura, si riportano le indennità il cui importo verrà aumentato a decorrere dal 1° gennaio 2022, secondo l’ultima ipotesi discussa:
- Indennità di missione: importo attuale= € 20,45 – ipotesi importo adeguato= € 24,00;
- Limite rimborso per un pasto: importo attuale= € 22,26 – ipotesi importo adeguato= € 30,55;
- Limite rimborso per due pasti: importo attuale= € 44,26 – ipotesi importo adeguato= € 61,10;
- Indennità di compensazione: importo attuale= € 8,00 – ipotesi importo adeguato= € 12,00;
- Indennità oraria notturna: importo attuale= € 4,10 – ipotesi importo adeguato= € 4,30;
- Indennità festiva: importo attuale= € 12,00 – ipotesi importo adeguato= € 14,00;
- Indennità 41-bis: importo attuale= € 12,00 – ipotesi importo adeguato= € 14,00;
- Indennità di specificità del Corpo di polizia penitenziaria (nuova istituzione) = € 1,50.
Per i dettagli del principale intervento della UILPA Polizia Penitenziaria si rimanda alla registrazione audio disponibile online.
Il negoziato proseguirà nei prossimi giorni.