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Ascolata qui l'intervento del Segretario Generale Gennarino De Fazio

          Oggi pomeriggio, e fino a poco fa, è proseguita presso il Dipartimento della Funzione Pubblica, a tavoli settoriali (FFPP ordinamento civile; FFPP ordinamento militare; FFAA) la trattativa in sede tecnica per il rinnovo del CCNL del comparto sicurezza.

Presenti, per il Dipartimento della Funzione Pubblica, il Cons. Gallozzi e il Dott. Talamo, nonché i rappresentanti delle Amministrazioni interessate (il Dott. Parisi e altri dirigenti del suo ufficio per il DAP).

         In apertura di riunione, la prima dopo la pausa feriale, la delegazione della Funzione Pubblica ha fatto il punto sui tempi necessari, ormai strettissimi, affinché il provvedimento (DPR) che dovrà recepire l’Accordo negoziale venga pubblicato in gazzetta ufficiale entro la fine dell’anno. Il rischio concreto, a questo punto – che comunque si cercherà in ogni modo di scongiurare – è che si possa sconfinare all’inizio dell’anno 2022 (eventualità abbastanza paradossale atteso che il CCNL riguarderà il triennio 2019-2021).

         Di seguito, ha invitato le Organizzazioni Sindacali a pronunciarsi nel merito dei primi articoli della parte normativa (a zero o a basso impatto economico) e la cui bozza era stata trasmessa venerdì scorso a corredo della convocazione.

         La UILPA Polizia Penitenziaria, in premessa, ha ribadito come pur nella necessità di procedere spediti e di chiudere la trattativa nel più breve tempo possibile, al fine di elargire gli aumenti (e gli arretrati) in busta paga in tempi celeri, non si può trascurare il quadro normativo.

         Con quest’ultimo, infatti, dovranno essere riconosciuti alle donne e agli uomini del comparto una serie di diritti e d’istituti di primaria importanza e che sono loro da troppi anni negati.

         Per le donne e gli uomini in divisa, infatti, la tanto decantata “specificità” ha dato fin troppo spesso luogo a penalizzazioni, anziché ad agevolazioni.

         Per la UILPA PP, questo deve essere un contratto che sostenga i costi e non un contratto a ogni costo”.

         Proseguendo, è entrata nel merito di tutti gli articoli all’esame (Congedo e riposo solidale; Trattamento economico di trasferimento; Tutela della genitorialità; Congedo per donne vittime di violenza di genere; Congedo ordinario; Congedo parentale), formulando per ciascuna di esse osservazioni, proposte e richieste.

In particolare, fra le moltissime, si segnala la richiesta avanzata dalla UIL affinché venga espressamente chiarito che il diritto alla fruizione del congedo ordinario non può in nessun caso prescriversi, nonché quella di introdurre la disciplina del congedo parentale a ore (per gli altri dettagli si rimanda alla registrazione audio dell’intervento).

         La delegazione del Dipartimento della Funzione Pubblica ha preso nota delle richieste di parte sindacale e ha aggiornato il confronto alla settimana prossima.

         L’audio del principale intervento UIL è disponibile online.

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