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Nostra nota n. 8111 - In data 6 novembre u.s., una delegazione della UILPA Penitenziari, presieduta dal sottoscritto e composta dal Segretario regionale del Piemonte Salvatore Carbone e del segretario locale Francesco Garieri, ha visitato la Casa circondariale di Biella al fine di verificare, ai sensi dell’art.5, comma 6, dell’A.Q.N., lo stato dei luoghi e le condizioni igienico – sanitarie degli ambienti di lavoro del personale di Polizia penitenziaria. Una visita caratterizzata anche dall’acquisizione di immagini fotografiche, come da specifica autorizzazione del Capo del DAP.


Giunti al Block-house l’impatto è stato positivo in quanto la struttura si presenta in buone condizioni, il servizio organizzato e il personale è apparso cordiale e professionale.
Entrando dalla Portineria, lungo il passo carraio, si accede al cortile interno all’istituto, dove si trovano aree verdi attrezzate, particolarmente curate e dove ci sono due serre nelle quali vengono coltivati ortaggi e verdure da parte dei detenuti per il loro trattamento intramurario. Proseguendo verso i Reparti si rileva la cura e la pulizia dei corridoi e degli ambienti comuni.
L’istituto detentivo è composto da due padiglioni, l’uno definito “vecchio” ove esiste una sezione gestita a regime ordinario e le altre a custodia aperta con una sorveglianza statica da parte del personale di Polizia Penitenziaria. L’altro padiglione, “il nuovo”, ristrutturato e costruito secondo concezioni moderne dotate di automatismi e sistemi di sorveglianza remota, in cui l’attività del personale viene espletata mediante la c.d. sorveglianza dinamica.
In tutto l’istituto si respira e si percepisce un clima sereno, sia tra i detenuti che tra il personale. Anche gli eventi critici, come riferito dallo stesso personale in assemblea, sentito dopo la visita in istituto, rientrano all’interno di percentuali tollerabili.
L’unico aspetto negativo strutturale e igienico – sanitario dell’istituto, riguarda i locali doccia detenuti del vecchio padiglione. Presentano infiltrazioni e muffe lungo tutti i soffitti dei locali al punto da renderle indecenti e, soprattutto, trasformarle in fonte di tensioni tra il personale e i detenuti.
L’auspicio è che in tempi brevi si possa realizzare e finanziare un progetto che consenta di creare le docce all’interno delle stanze di detenzione, così da creare condizioni di vita adeguate e limitare di conseguenza i disagi per il personale di Polizia Penitenziaria all’interno dei reparti detentivi.
Un aspetto negativo è invece costituito dalla caserma dove le camere non sono perfettamente in linea con il principio dell’uso esclusivo. A tal proposito non si comprende perché il personale che dovrebbe utilizzare le stanze adibite a spogliatoio debba ancora spogliarsi e cambiarsi nei corridoi della caserma e della palestra.
Altrettanto auspicabili sono invece interventi a favore del benessere del personale con la realizzazione, l’adeguamento e l’ammodernamento di attività ricreative e sportive, a partire appunto da un campo di calcio.

 

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