Nota n°8302 del 23.08.16 indirizzata al Pres. Francesco Cascini - Capo Dipartimento DGMC - Con preoccupante ed ascendente frequenza continuano a registrarsi presso diversi istituti penali per minorenni, su tutto il territorio nazionale, gravi fatti di aggressione nei confronti degli operatori e vandalici ai danni dell’Amministrazione. Uno degli ultimi in ordine cronologico ha peraltro riguardato proprio l’IPM della Capitale.
Non sfuggirà peraltro alla S.V. come le diverse novelle legislative che hanno interessato il settore (cfr. innalzamento a 25 anni del limite di età per l’esecuzione della pena con le modalità previste per i minori) e la riorganizzazione del Ministero della Giustizia con la nascita del DGMC impongano una riflessione congiunta sull’opportunità, che per chi scrive è una necessità, di rivedere il modello organizzativo/operativo ai fini di un migliore perseguimento dell’efficienza e dell’efficacia dell’azione amministrativa, che si sostanzia anche nella compiuta tutela degli operatori.
Per di più, pure dall’analisi dei dati statistici riferiti alla criminalità minorile emerge in maniera inequivocabile e preoccupante l’alta incidenza percentuale del reato di lesioni personali, nonché di quelli “contro lo Stato, atre istituzioni, ordine pubblico” (tra cui quelli di resistenza e violenza a pubblico ufficiale). Il che mette in risalto quali e quanti siano i rischi effettivi di aggressione che il personale di Polizia Penitenziaria corre ogni giorno.
Si prega pertanto la S.V. di convocare un confronto urgente tra le Parti anche al fine di individuare un modello organizzativo condiviso che contemperi la necessità di garantire le dovute opportunità trattamentali e di reinserimento sociale dei minori con le doverose misure atte a garantire la tutela degli operatori.
Nell’attesa di cortese riscontro, distinti saluti. F.to Il Segretario Generale Angelo URSO