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Pres. Franco IONTA Capo del DAP

per conoscenza,

Dr. Emilio DI SOMMA Vice Capo Vicario del DAP -  Gen. B. Alfonso MATTELLO Direttore del GOM -Dr. Luigi PAGANO Provveditore Regionale A.P. -

Dr. Giacinto SICILIANO Direttore Casa Reclusione MILANO - OPERA

 

Chiarissimo  Presidente,

con copiosa e pregressa corrispondenza, mai riscontrata nel merito, questa O.S. ha più volte segnalato l’anomala  gestione dei detenuti sottoposti al regime 41/bis, ristretti presso la C.R. di Milano Opera.

Specificatamente ad ingenerare ed alimentare dubbi e perplessità è l’opportunità di mantenere in vita un sistema “promiscuo” nella gestione di detenuti sottoposti a particolare regime di detenzione, com’è il 41-bis,  che dovrebbe, invece, essere di esclusiva pertinenza del GOM, all’uopo istituito.

Ancor più quando trattasi di persone indagate o condannate per essere state ai vertici di organizzazioni mafiose o resisi responsabili di  stragi o/e efferati delitti .

Nello specifico a Milano Opera ( ma anche in molte altre realtà)  succede che , per l’inadeguata consistenza del ROM, i detenuti sottoposti al 41-bis siano sorvegliati da personale del GOM , mentre quando sono impegnati  nelle multi video conferenze o sottoposti a  piantonamenti in luoghi esterni di cura siano scortati e sorvegliati  da personale del quadro permanente della predetta Casa di Reclusione.

Tutto questo, evidentemente, rasenta il paradosso.

La parziale assunzione da parte del GOM del controllo delle attività riferibili ai detenuti di cui sopra rischia di inficiare gli obiettivi per cui lo stesso GOM è stato istituito.

Viene quasi da chiedersi perchè  mantenere in piedi un servizio specialistico e specializzato (fiore all’occhiello del Corpo)  che demanda , o è costretto a demandare, ad altri i compiti più delicati e pericolosi .

Si converrà che gestire tali detenuti all’interno di una struttura detentiva  è meno gravoso, più facile  e persino meno rischioso  che gestirne le operazioni  di trasferimento per  le multi video conferenze o garantire la sicurezza pubblica quando sono ricoverati presso strutture esterne.

Attività, queste ultime,  che presupporrebbero il ricorso a personale particolarmente specializzato al pari delle mere attività di custodiali.

Così come non può non ingenerare interrogativi sui perché non tutti i soggetti sottoposti al 41-bis siano in competenza custodiale del GOM. Da questo punto di vista la situazione di Parma è emblematica.

Per tornare a Milano Opera :  l’analisi dei dati suffraga in modo evidente tutte le nostre preoccupate previsioni sulle ricadute che l’istituzione del Reparto GOM avrebbe generato sulla gestione complessiva della struttura. Pertanto  le inutili rassicurazioni fornite sull’autonomia gestionale del reparto 41-bis da parte del GOM  naufragano di fronte all’evidente realtà dei fatti.

Nei primi sei mesi di quest’anno il personale  effettivo di Milano Opera, infatti,  si è dovuto fare carico di molteplici servizi direttamente connessi con i detenuti sottoposti al regime di 41-bis.

In particolare, nel periodo 1 gennaio – 30 giugno 2010,  ha effettuato :

  • 105 multi video conferenze
  • 50 visite presso ospedali esterni
  • 66 piantonamenti in ospedale esterno

Per un totale di 221 detenuti 41-bis movimentati,  con l’impiego di 1655 unità ( 1010 provenienti dal NTP e 637 dai reparti ordinari)

Stando a tali dati è di immediata e facile rilevazione che l’attività del quadro permanente  verso i detenuti 41-bis non è affatto residuale ma trattasi di vero e proprio impegno  quotidiano.

Ciò assorbe  numerose unità, sottratte e distratte dai servizi ordinari , in evidente contraddizione, ripetiamo, con le rassicurazioni fornite rispetto alla gestione autonoma dei 41/bis da parte del GOM.

Ovviamente l’istituzione del Reparto 41-bis ad Opera ha determinato anche un indotto aggiuntivo degli standard di sicurezza (aumento di personale addetto alla sorveglianza armata,   rinforzi al block-house e all’esterno, ecc.) con ulteriore ricaduta sull’economia gestionale delle risorse umane.

Per quanto sopra,  La sollecitiamo ad attivarsi in ordine alla necessità  di rendere effettivamente autonoma la gestione del Reparto 41-bis da parte di unità del GOM, non solo presso la C.R. di Milano Opera ma in tutte le altre strutture che ospitano tali reparti,  con l’assunzione diretta da parte dello stesso GOM di tutti i servizi direttamente annessi alla sorveglianza  di detenuti sottoposti al 41-bis.

Nella piena consapevolezza che ciò può derivare  solo da una compiuta definizione del decreto relativo ai contingenti, alle procedure e  criteri di assegnazione, al percorso formativo del personale da assegnare al GOM.

Non di meno si rende necessaria una rivalutazione del contingente di polizia penitenziaria assegnato presso la C.R. di Milano Opera che subisce gli effetti di una scelta dell’Amministrazione non supportata da consequenziali atti dispositivi in relazione all’adeguamento delle piante organiche.

Nell’attesa di cortese riscontro ,  molti cordiali saluti

Eugenio SARNO

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