Nota n. 10.589 - Pervengono numerose segnalazioni, pressoché da tutto il territorio nazionale, correlate all’imposizione agli appartenenti al Corpo di polizia penitenziaria d’ingenti quantitativi di lavoro straordinario dei quali, per di più, non viene garantito il pagamento.
La questione, palesemente, pone una serie di problematiche specie laddove il lavoro straordinario non è emergente e correlato a esigenze istituzionali impreviste e imprevedibili, ma al contrario si programma costantemente nell’organizzazione dei turni di lavoro.
In altre parole, nell’Amministrazione penitenziaria continua a tenersi in vita l’ossimoro dell’ordinario lavoro straordinario.
Tutto ciò si pone in fortissima antitesi con molteplici disposizioni vigenti, ivi comprese quelle dettate dall’Accordo Nazionale Quadro del 5 ottobre 2023 e, dunque, di recentissima sottoscrizione.
In particolare, relativamente al solo art. 11 dell’appena citato A.N.Q. si evidenziano:
- 5, lettera c): “consenso del dipendente, preventivamente espresso per iscritto, all’effettuazione delle prestazioni di lavoro straordinario”;
- 6: “Solo in presenza di particolari ed inderogabili esigenze del servizio attinenti in via preminente alla sicurezza, le prestazioni di lavoro straordinario possono essere richieste anche senza il consenso del dipendente. In tal caso il provvedimento con il quale si dispone il lavoro straordinario deve essere dettagliatamente motivato, anche in relazione al monte ore di lavoro straordinario previsto per la struttura”;
- 11: “Le richieste di prestazioni di lavoro straordinario devono essere contenute entro il limite dell’assegnazione disposta”;
- 12: “Al dipendente deve essere garantita la corresponsione delle prestazioni di lavoro straordinario. È facoltà del dipendente chiedere turni di riposo compensativo o di recupero ore, in luogo del pagamento delle prestazioni straordinarie rese su base mensile anche se remunerabili in ragione degli stanziamenti”.
Per quanto accennato, nel richiedere l’adozione di ogni misura di competenza finalizzata a garantire immancabilmente l’adesione ai suddetti principi, si prega altresì la S.V. di volere fissare una riunione con le Organizzazioni Sindacali aventi titolo per un confronto di carattere generale sulla materia, anche al di là dello stesso dettato di cui al 4° comma, art. 11, ANQ del 5 ottobre 2023.
A tal fine, si richiedono sin d’ora circostanziate informazioni per ogni distretto circa il monte ore di lavoro straordinario assegnato, “consumato”, retribuito, accantonato, etc.
Nell’attesa, cordiali saluti.