Nota: 10231 - Oggetto: armi da fuoco in dotazione individuale e di reparto per il Corpo di polizia penitenziaria. Com’è noto, l’arma in dotazione individuale, pistola Beretta FS 92, così come la principale in dotazione di reparto, Beretta PM 12, per gli appartenenti al Corpo di polizia penitenziaria, sebbene all’avanguardia negli anni in cui furono concepite ed entrarono a far parte del corredo delle principali forze di polizia a livello internazionale, sono ormai datate e superate da moderne tecnologie.
Non solo, ma anche i contesti sociali e operativi in cui vanno adoperate, con ciò intendendo pure il mero “porto” e non solo l’utilizzo vero e proprio, risultano molto diversi rispetto a decenni fa.
Non è certo un caso, dunque, se molte forze dell’ordine, in Italia e all’estero, hanno adottato nuovi modelli che uniscono maggiori portabilità, maneggevolezza, efficacia, precisione, sicurezza in senso lato e, soprattutto, risultano più idonei ai moderni utilizzi persino sul piano culturale.
Inoltre, soprattutto per quanto concerne la Beretta PM 12, vengono segnalate dal territorio anche possibili disfunzionalità per lo più dovute alla normale usura e agli effetti del tempo e degli agenti atmosferici sui materiali.
Quelli di cui sopra sono soltanto cenni indicativi e non certo esaustivi delle ragioni che ci inducono a chiedere alla S.V. di volersi interessare fattivamente per un graduale ammodernamento dell’armamento in dotazione al Corpo partendo dai servizi istituzionali di maggiori peculiarità, interesse e attenzione operativa.
Altre forze di polizia nazionali da tempo hanno sostituito la Beretta PM 12 con la Beretta PMX e la Beretta 92 FS con la Beretta Px4 storm.
Pensiamo e chiediamo che il Corpo di polizia penitenziaria, le donne e gli uomini che lo compongono, meritino ed abbiano analoghi rispetto e attenzione.
Nell’attesa di un cortese cenno di riscontro, molti cordiali saluti.
