Comunicato Stampa - ROMA 08/03/2020. “Da fonti di stampa apprendiamo della tragica morte di un detenuto, per cause da accertare, durante la rivolta che va avanti da oggi pomeriggio presso il carcere di Modena. Peraltro, giungono notizie di ulteriori disordini: Bari, Alessandria, Vercelli, Pavia e Padova solo per citare alcune sedi penitenziarie. Contemporaneamente, sempre secondo fonti di stampa, il Ministro Bonafede con un comunicato avrebbe dichiarato che sarebbe tutto sotto controllo e in fase di risoluzione”.
Così, Gennarino De Fazio, per la UILPA Polizia Penitenziaria nazionale, commenta la tragica notizia del decesso di un detenuto presso la Casa Circondariale di Modena. De Fazio, poi, visibilmente scosso dalla notizia aggiunge: “stando così le cose, sembra lecito chiedersi dove viva il Ministro Bonafede e, soprattutto, se un Paese come l’Italia, se la Giustizia italiana, se il Corpo di polizia penitenziaria meritino tutto ciò”.
“A questo punto – conclude l’esponente della UILPA Polizia Penitenziaria – facciamo appello accorato al Presidente del Consiglio Conte, cui ci rivolgiamo direttamente e chiediamo di farsi garante della situazione e la convocazione di un incontro urgente su tutte le questioni carcerarie. Perché, è bene dirlo con chiarezza: se è vero – com’è vero – che non si muore di coronavirus, ma con il coronavirus, è altrettanto vero che in Italia si muore di carcere”.