Comunicato stampa del 4 aprile 2023 - Carceri: 149 unità in esubero ai Provveditorati mentre nelle carceri si scoppia
Roma, 04 apr. – “A fronte di una previsione organica per 575 unità, sono ben 724 le unità di Polizia penitenziaria assegnate, in violazione del decreto ministeriale del 2 ottobre 2017, negli uffici degli undici provveditorati regionali dell’amministrazione penitenziaria di Palermo, Catanzaro, Napoli, Cagliari, Milano, Firenze, Bari, Roma, Bologna, Torino e Padova (con 5 distaccamenti nei capoluoghi di Ancona, Pescara, Genova, Potenza e Perugia). Un ingiustificato e illegittimo esubero di ben 149 unità a fronte di istituti penitenziari con pesantissimi vuoti organici nei quali non si può garantire il corretto adempimento al mandato istituzionale e in cui vengono compressi e talvolta negati persino i diritti costituzionali, oltre che quelli contrattuali”.
Lo dichiara Gennarino De Fazio, Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria.
“Il dato, nudo e crudo, emerge da una comunicazione sollecitata al Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e pervenuta, dopo non poca insistenza, nel pomeriggio di oggi. Peraltro, non è indicato, come pure avevamo chiesto, il numero degli operatori impiegati nelle sedi ministeriali e in altri uffici extrapenitenziari e che pensiamo potrebbe rivelare altrettanto grosse sorprese”, spiega il Segretario della UILPA Polizia Penitenziaria.
Nostro malgrado, l’opera di razionalizzazione e, persino, di ‘moralizzazione’ che si è tentato di condurre, talvolta non senza contraddizioni, a livello centrale anche grazie all’attuale Direttore generale del personale, non è stata sufficiente a coinvolgere le articolazioni regionali e interregionali dell’Amministrazione penitenziaria le quali, troppo spesso, sembrano operare al disopra delle regole codificate senza doverne rispondere a nessuno. Tutto questo, nel momento in cui si sta per avviare il confronto per una nuova redistribuzione della dotazione organica della Polizia penitenziaria, è intollerabile e deve trovare rapida soluzione. Non avrebbe senso impegnare risorse ed energie per discutere di dotazioni organiche se poi tutto devesse continuare a rimanere sulla carta e qualsiasi dirigente potesse perseverare nell’operare con livelli di discrezionalità assai prossimi all’arbitrio. Ci chiediamo ancora perché il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria si ostini a non dare compiuta esecuzione al provvedimento del suo stesso Capo dell’ottobre del 2021, nonostante sia stato appositamente rivisto, che disciplina le regole e le procedure per l’assegnazione nelle sedi extracarcerarie per tutto il territorio nazionale”, incalza il sindacalista.
Sappiamo che si lavora in grave sofferenza ovunque a fronte di ben 18mila unità mancanti rispetto al reale fabbisogno, ma siamo fermamente convinti che le maggiori esigenze operative e criticità insistano nelle carceri. Chiediamo quindi un’immediata inversione di tendenza e, banalmente, il semplice rispetto delle regole che lo stesso Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria si è autonomamente date”, conclude De Fazio.