Egregia dottoressa Savoca,
con molto rammarico dobbiamo parteciparle che l'accordo sulla materia citata nell'oggetto,
sottoscritto il 10.11.2015, presumibilmente non è stato portato a conoscenza dei suoi più diretti collaboratori o non è stato "bene interpretato" da essi.
Difatti, ci risulta che nella mattinata di ieri le c.d. cariche fisse siano state convocate presso la sala riunioni ove apprendere l'impegno cui verranno chiamate per dare supporto al servizio a turno nel periodo delle festività in oggetto, programmato sulla base di criteri non contrattati.
Per di più, alcune di esse, escluse di pugno e coscienziosamente dalla S.V. attraverso la seguente locuzione: "stante l'insopprimibilità del servizio prestato", pare siano state "invitate", per non dire obbligate, a dare il loro contributo malgrado debbano assicurare l'operatività del proprio ufficio anche nei giorni coincidenti con i c.d. super festivi.
Oltre a ciò, come riferiscono i convenuti all’incontro, è stato anche affermato che siffatti misure sarebbero state decise dai sindacati, vale a dire che per volere dei sindacati si adotteranno determinati canoni.
Questa tipologia di atteggiamento configura la condotta anti sindacale, per due precisi motivi.
L’uno perché è stata fatta una menzione impropria, se non meschina, dell’attività sindacale (ricordiamo che siamo nel periodo, forse cruciale, della campagna adesioni 2016), l’altro esprime inconfutabilmente la violazione degli accordi, che sono il frutto della negoziazione avvenuta tra i soli due soggetti legittimati, Parte pubblica e Organizzazioni di categoria.
Veda dottoressa, tali irregolarità possono causare non solo l’inasprimento dei rapporti, che obiettivamente non gioverebbe a nessuno, ma potrebbero anche pregiudicare la fiducia e la stima a Lei da sempre dimostrata, pertanto la invitiamo con cortese urgenza a svolgere le dovute indagini a riguardo e ad istruirci sui risultati.