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Ascolta qui l'intervento del Segretario Generale, Gennarino De Fazio 

È proseguito oggi pomeriggio, in video-conferenza, il confronto fra le Amministrazioni (DAP e DGMC) e le Organizzazioni sindacali rappresentative per la revisione del PCD che definisce le regole per la mobilità ordinaria.

L’incontro è stato presieduto dal DGPR del DAP, Parisi, con la partecipazione dell’omologo del DGMC, Cacciapuoti, e di altri Dirigenti.

La UILPA Polizia Penitenziaria ha nuovamente colto l’occasione per insistere in ordine alla revisione in autotutela delle graduatorie relative all’interpello dell’anno 2019, per come richiesto con specifica nota (clicca qui). L’Amministrazione ha rappresentato che in effetti vi sono state delle correzioni che a breve saranno comunicate.

Ancora, a margine della riunione la UILPA PP ha ribadito la necessità di definire con urgenza nuove regole per la mobilità extra-moenia, atteso che – dopo le stabilizzazioni – si sta assistendo a una nuova e pericolosissima precarizzazione. Anche su questo tema l’Amministrazione ha assicurato che presto sarà avviato uno specifico confronto.

La discussione sull’ordine del giorno, che ha fatto seguito alle prime tre riunioni e alla formulazione delle proposte da parte delle OO.SS., ha riguardato soprattutto l’esame degli articoli ancora controversi e su cui la UIL ha sostanzialmente riproposto quanto indicato nell’Ultim’Ora del 10 giugno u.s. (clicca qui) e nel corso delle riunioni successive.

         In esito all’ultima bozza, ha comunque ulteriormente evidenziato:

  • È assolutamente opportuno (tematica già affrontata nelle riunioni precedenti), che la mobilità nell’ambito del DAP e del DGMC proceda su binari paralleli e che il passaggio da un Dipartimento all’altro sia regolato da un provvedimento ad hoc; in ogni caso, nella denegata ipotesi in cui dovesse mantenersi la modalità proposta, dovrebbe essere invertito l’ordine temporale, nel senso che in prima battuta dovrebbe effettuarsi la mobilità interna al DGMC e solo in seconda battuta quella interdipartimentale;
  • Per le sedi disagiate, occorre un provvedimento a monte che le individui in maniera che siano sempre considerate tali in ogni ambito (siamo al paradosso che una sede può essere considerata disagiata per la mobilità, ma possa non esserlo per il FESI, etc.); in ogni caso, per la CR di Porto Azzurro, la CRF di Venezia Giudecca e la CR di Favignana, che sono su territorio insulare, va riconosciuta una maggiorazione del punteggio (ulteriore rispetto a quella indicata nella bozza); per la CR di Gorgona, sezione distaccata di Livorno, occorre definire modalità che conferiscano certezza all’attribuzione del punteggio;
  • Per gli operatori del GOM il punteggio aggiuntivo previsto dal DM del 30 luglio 2020 dovrebbe decorrere solo dal momento in cui verrà dato ad esso compiuta attuazione; è inoltre necessario chiarire indefettibilmente se gli operatori trasferiti al GOM, e durante il periodo di permanenza nel GOM stesso, possano o meno aderire alla mobilità ordinaria;
  • Una maggiorazione del punteggio andrebbe inoltre sancita anche per gli operatori impiegati al NIC (esclusivamente al Nucleo Centrale);
  • L’effettività del servizio e la “materiale presenza”, così come indicate all’art. 10 ingenerano confusione, per cui il concetto va formulato meglio;
  • Il 1° comma dell’art. 12 (soppressione del Reparto), va meglio definito anche al fine di salvaguardare gli operatori “perdenti sede” e assicurare il compiuto rispetto della normativa vigente in materia di trasferimento d’ufficio. 

Dopo lunghissima discussione, la riunione è stata aggiornata ai prossimi giorni per la probabile conclusione, previo invio del nuovo testo che dovrebbe essere quello pressoché definitivo.

La registrazione audio del principale intervento della UIL è disponibile online.

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