Nota 8572 del 13 settembre 2017 -
In data odierna, unitamente a una delegazione UIL PA Polizia Penitenziaria composta dal Segretario Provinciale Sebastiano Nardo e dal Segretario Corrado Roccaro, lo scrivente si è recato in visita alla Casa Circondariale di Siracusa.
La delegazione visitante è stata accompagnata dal Direttore e Comandante che hanno fornito dati e tutto ciò che veniva richiesto. La delegazione, visionando gli atti, si è accorta subito che nel mod. 14 non veniva indicato il posto di servizio del personale e ha chiesto una immediata regolarizzazione. La Direzione ha dato immediate disposizioni in merito.
L’istituto non presenta carenze strutturali, ma ha carenza di organico nonostante siano state inviate in distacco 35 unità per l’apertura di un nuovo blocco (blocco 20). A fronte di una popolazione detenuta di circa 660 persone in un istituto che ha una capienza regolamentare di 530, sono in servizio effettivo 237 unità, meno 40 destinate all’attività del Nucleo provinciale, meno 18 distaccate in altre sedi. Per cui sono presenti realmente 179 unità con una pianta organica che ne prevedeva 279 prima dell’apertura del nuovo blocco. Vista la carenza di organico il personale ha difficoltà a fruire dei diritti oggettivi e soggettivi.
L’istituto è il secondo in Sicilia per capienza di detenuti e non può essere gestito con un organico presente di 179 poliziotti penitenziari.
L’istituto si presenta idoneo sotto l’aspetto igienico-sanitario, ben tinteggiato sia all’interno che all’esterno, dove si rileva che lo stato di manutenzione è ottimale.
L’ingresso block-house ha un’ottima visibilità dei mezzi che accedono in istituto, ma non ha quelle caratteristiche tecnico-strutturali che garantiscono la dovuta sicurezza.
L’ingresso Istituto si presenta pulito e decente. Purtroppo la sala regia dell’ingresso istituto non è perfettamente funzionante, in quanto la funzionalità della parte che risponde a un comando meccanico funziona perfettamente, mentre l’apertura e chiusura della parte collegata al PC non risponde correttamente agli impulsi dati all’immediato comando. Pare che ciò sia dovuto ad un carco eccessivo della rete, ciò comporta che una apertura o chiusura di una porta avviene dopo anche 3/4 minuti, creando un grave problema di sicurezza.
L’Ufficio matricola è abbastanza confortevole, ma solo otto unità di personale non sono sufficienti a fronteggiare le esigenze di un istituto circondariale come Siracusa. L’organico presente in matricola garantisce i cambi ai colleghi per la pausa pranzo e svolge tutti i servizi notturni previsti dall’Accordo Quadro. Vista l’esiguità delle unità e i servizi assicurati, in alcuni giorni l’ufficio resta chiuso per ore, cosa veramente impensabile in un Istituto Circondariale come Siracusa.
La carenza è di avere solamente due sale colloqui, di fatto attigue e creano difficoltà nella movimentazione dei detenuti per evitare che si incontrino comuni, alta sicurezza e protetti.
Nell’Ufficio accettazione manca una stanza per il personale e abbiamo chiesto alla Direzione durante la visita di disporne una.
Inoltre l’istituto è organizzato su 5 blocchi e si svolge servizio istituzionale su 3 turni:
- Il blocco 25 è organizzato su due piani e vi sono allocati 150 detenuti alta sicurezza.
- Il blocco 50 è organizzato su 3 piani e vi sono allocati 300 detenuti, circa 100 per piano; presta servizio un agente per piano a turno.
- Il blocco 10 è organizzato su 3 piani e vi sono allocati 45 detenuti e presta servizio una unità a turno.
- Il nuovo blocco 20 organizzato su 4 piani. Vi sono allocati 200 detenuti alta sicurezza. Il nuovo padiglione è entrato in funzione a novembre 2016, era programmato con un agente per piano che doveva aprire le porte all’esterno della sezione e con l’utilizzo delle telecamere nei corridoi e con i citofoni all’interno delle celle, ma da alcuni giorni si sono guastate le aperture elettroniche delle porte e non funzionano di fatto i citofoni per cui l’agente deve provvedere all’apertura manuale, con un notevole aumento del lavoro e quindi necessità di personale che di fatto non c’è. Nel periodo estivo il blocco di fatto tutto sigillato è stato con l’aria condizionata spenta e il personale, oltre alla popolazione detenuta, è stato costretto a sopportare calure oltre i 50° C. A tutt’oggi abbiamo rilevato che nel secondo e nel terzo piano non funziona l’impianto di climatizzazione, impianto per altro indispensabile per come è strutturato il blocco (sigillato dall’esterno).
- In una struttura all’esterno si trova il blocco 30 a regime aperto, ove al 1° piano sono allocati 33 detenuti e svolge servizio una unità di polizia penitenziaria a turno. Al piano terra si trova l’area scolastica.
L’area dello spaccio e ricreativa destinata al personale è sufficiente e dignitosa.
La caserma è in buono stato.
In effetti l’istituto aveva un organico di 279 unità prima dell’apertura del nuovo blocco, depauperato di 40 unità che prestano servizio al Nucleo. Attualmente dal Mod. 14 sono presenti 197 Agenti di cui 18 distaccati in altri Istituti.
L’Amministrazione Penitenziaria dovrebbe tener conto che, laddove ci sono dei padiglioni nuovi e non vi è la chiusura di nessun altro padiglione all’interno della struttura penitenziaria, deve inviare personale sufficiente a garantire la sicurezza dell’istituto, dei ristretti e soprattutto l’incolumità del personale che vi opera.
A conclusione della visita e durante il giro lo scrivete Segretario Nazionale e la delegazione ha sentito il personale che ha lamentato:
- Un’organizzazione del lavoro “dopata” che maschera le effettive carenze di organico in quanto ogni unità copre 2-3 o anche 4 posti di servizio;
- Una sola unità a volte copre 3 posti di servizio quali block-house, ingresso istituto e sala regia generale e per assurdo la notte copre anche il box esterno. Di certo non si può affermare che l’impiego di una sola unità in tre o quattro posti cardine dia sicurezza alla struttura e al personale;
- Grosse lamentele da parte del personale che ha svolto servizio nel blocco 20 per il cattivo funzionamento dell’aria condizionata in un blocco sigillato dall’esterno, dove è indispensabile il buon funzionamento,
- Il personale ha chiesto la modifica dell’organizzazione del lavoro basata su unità operative in quanto di fatto è stato un fallimento dovuto alla carenza di organico, ha lamentato inoltre che quasi sempre nei turni pomeridiani e notturni la sorveglianza è affidata agli Assistenti Capo;
- Il personale ormai tutto anziano, ha difficoltà a coprire i carichi di lavoro dove sarebbero necessari almeno 300 agenti per i servizi di istituto.
- Il personale ha chiesto di mantenere lo stato di agitazione proclamato dalla Segreteria Regionale UILPA Polizia Penitenziaria e ha chiesto di manifestare all’esterno il disagio e il malessere.
A nostro avviso, visto quanto sopra specificato per essere un istituto con i margini di sicurezza predetti necessita di un incremento di organico oltre i 35 già distaccati di almeno altre 40 unità.
Si coglie l’occasione per porgere distinti saluti. F.to: Il Segretario Nazionale Armando Algozzino