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In data 30 maggio, unitamente a una delegazione UIL PA Polizia Penitenziaria composta dal Segretario Regionale Gioacchino Veneziano e dal Segretario Territoriale Francesco Salotta, lo scrivente si è recato in visita alla Casa Circondariale di Enna. La delegazione visitante è stata accompagnata dal Comandante.L’istituto presenta carenze strutturali e una carenza di organico. A fronte di una popolazione detenuta di circa 153 persone in un istituto che ha una capienza regolamentare di 114 e tollerabile di 153, sono in servizio effettivo 108 unità con un organico in dotazione di 124 unità, con una pianta organica che ne prevede 133, con una carenza quindi di 9 unità. Il personale infatti copre più posti di servizio e da un esame reale necessita di 145 unità.
La popolazione detenuta è composta attualmente da 153 detenuti, di cui 65 stranieri. L’istituto in determinati periodi ha ospitato oltre 200 detenuti.Durante la visita si è riscontrato quanto segue: L’ingresso block-house è ancora tenuto su una vecchia garitta lasciata dall’esercito nel periodo dei vespri siciliani, inadatta alle escursioni termiche a cui il personale giornalmente è sottoposto. E’ previsto un servizio di vigilanza su 24 ore. La prima portineria si presenta in perfette condizioni sotto ogni aspetto di tinteggiatura ed architettonico.La seconda portineria si presenta in discrete condizioni. La sala regia è attigua alla seconda portineria. L’ex Sezione femminile, ora sezione a regime aperto “Adriatico”, pur essendo dotata di grandi spazi detentivi, non può essere utilizzata nella sua interezza in quanto il primo piano detentivo è dichiarato inagibile su disposizioni dei Vigili del Fuoco, è aperto solo il piano terra. L’inagibilità è determinata da infiltrazioni d’acqua dalla copertura in tegolato; attualmente ospita 6 detenuti e ne può contenere 9.L’Istituto è organizzato su due blocchi: vecchio padiglione e reparto nuovo. Nel vecchio padiglione, una parte del piano terra è stata ristrutturata, mentre l’altra parte sta per essere completata. Esiste un solo bagno per il personale che opera al piano terra, al primo e al secondo piano. Il terzo piano è chiuso per grosse infiltrazioni d’acqua, che stanno piano piano coinvolgendo con forte stato di umidità il secondo piano. Nel secondo piano di predetto reparto si sta ultimando una cella con suppellettili incassati e servizi in metallo. Attualmente nel vecchio padiglione sono presenti 94 detenuti.I passeggi del vecchio padiglione urgono di un’imminente ristrutturazione, in particolare uno che si può definire pericolante.Nel reparto “Tirreno” (semiliberi) sono presenti 5 detenuti.Inoltre nel piano terra del vecchio padiglione esiste una sala regia di reparto per il monitoraggio dei detenuti di tutte le sezioni funzionanti.La Mensa agenti si presenta in discrete condizioni igienico-sanitarie.La cucina detenuti è ben attrezzata, ma all’interno vi è forte umidità come in buona parte dell’Istituto.Il Reparto colloqui si presenta in discrete condizioni, ma sarebbe opportuna una nuova ristrutturazione con una progettazione funzionale degli ambienti. La cappella esistente è in discrete condizioni.Il muro di cinta è inagibile da molti anni e pone gravi problemi anche alla cittadinanza per i rischi di crollo. Sarebbe opportuno che la Direzione della Casa Circondariale coinvolgesse gli organi comunali nella valutazione dei rischi, visto che il muro ciclopico attiguo al muro di cinta in cui sovrasta una strada comunale a nostro avviso è anche da ristrutturare. Per tali criticità non si può più garantire il servizio di sentinella.Tutti i danni nelle vecchie strutture sono stati determinati dalle forti infiltrazioni d’acqua per la mancata ristrutturazione dei tetti. Quindi a mio avviso sarebbe più corretto prima di qualsivoglia ristrutturazione del vecchio padiglione, eseguire una corretta ristrutturazione dei tetti evitando che le spese sostenute per gli altri lavori di ristrutturazione nelle varie sezioni siano compromesse.Nota positiva invece è il nuovo padiglione in funzione da tre anni. Predetto padiglione ospita 53 detenuti, è strutturato su due piani, è completo di arredi, suppellettili e supporti informatici, oltre che di videocamere. Nota dolente dello stesso padiglione che pur essendo una struttura nuova non ha mezzi di automatizzazione. Il padiglione a mio avviso ha un tollerabilità massima di 76 detenuti. Gli uffici del Nucleo Provinciale Traduzioni e Piantonamenti si presentano in discrete condizioni, ma l’organico operativo assegnato a tale servizio è totalmente insufficiente, infatti l’organico previsto è di 15 unità, mentre oggi ne operano effettivamente 13. E’ evidente che l’organico previsto non può coprire le attività operative provinciali per gli Istituti di Enna e Piazza Armerina. Pertanto, a nostro avviso, necessita l’integrazione di almeno 5 unità. Pare inoltre poco funzionale che giornalmente si recuperino dall’Istituto di Enna unità adibite a servizio d’istituto per le esigenze del N.T.P. proprio per l’insufficienza dell’organico.Durante la visita sono state effettuate riprese fotografiche.In attesa di riscontro circa le eventuali iniziative di competenza che si vorranno assumere, si coglie l’occasione per porgere distinti saluti. F.to Il Segretario Nazionale Armando ALGOZZINO

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