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ROMA 09/09/2020Comunicato Stampa - “Una nuova, l’ennesima, brillante operazione delle donne e degli uomini del Nucleo Investigativo Centrale del Corpo di polizia penitenziaria, magistralmente guidati dal Dirigente Augusto Zaccariello, con la partecipazione di diverse articolazioni regionali, ha permesso stamani di smantellare un’attività dedita a promettere illeciti trasferimenti di sede nell’ambito della Polizia penitenziaria in cambio di soldi e altre utilità. L’operazione odierna consegue a complesse e articolate indagini disposte dalla Procura della Repubblica di Palermo attraverso le quali sarebbe emerso anche il coinvolgimento di alcuni Poliziotti penitenziari infedeli”.

Plaude all’ennesimo successo del NIC e dei NNIIRR del Corpo di polizia penitenziaria Gennarino De Fazio – Segretario Generale della UILPA PP – che dichiara: “alla tristezza nel costatare che, anche tra le file della Polizia penitenziaria, vi è chi si approfitta delle difficoltà e delle debolezze di quanti, magari, sono costretti a prestare servizio a centinaia di chilometri di distanza dalla residenza dei rispettivi nuclei familiari, fa da contraltare la soddisfazione per l’ennesimo successo del Nucleo Investigativo (NIC e NNIIRR) del Corpo, ma soprattutto l’ulteriore conferma di come la Polizia penitenziaria abbia tutti gli anticorpi necessari a neutralizzare efficacemente eventuali ‘germi’ che possano annidarsi al suo interno”.

“Auspichiamo, peraltro, – prosegue il Segretario Generale della UILPA PP – che le attività d’indagine proseguano e si estendano in tutto il Paese, pure onde scongiurare che le pratiche truffaldine che sembrano emergere a Palermo possano avere dei cloni in altri territori, anche legati ad aspetti diversi, senza escludere il ricorso fittizio a strumenti che consentono corsie privilegiate per i trasferimenti”.

 “Soprattutto – conclude il leader sindacale – pensiamo che sia ormai giunto il momento, e chiediamo al Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, di realizzare una piattaforma informatica che consenta agli interessati di inserire direttamente le domande di trasferimento della sede di servizio, anche temporaneo e per brevi periodi, e di monitorarne online l’iter in ogni sua fase. È palese, difatti, che, se c’è chi si inserisce in queste pratiche e si vanta o, spesso, millanta di poterle orientare, è anche perché vi è un deficit di accesso e di conoscibilità in periferia”.

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