Comunicato stampa - ROMA 12/03/2020. “Che il Capo del DAP abbia le sue pesanti responsabilità sulla conduzione delle carceri e su ciò che è avvenuto in questi terribili giorni è indubbio, negarlo vorrebbe dire delegittimare la sua stessa funzione. Ma che adesso debba divenire l’unica vittima sacrificale è paradossale e fuorviante”.
Commenta così Gennarino De Fazio, il dibattito delle ultime ore, anche in Senato, rispetto alle rivolte che hanno interessato in questi giorni le carceri del Paese. De Fazio sottolinea: “è patetico il tentativo di molti di scaricare tutte le responsabilità sul Capo del DAP, il quale, lo ribadiamo, è certamente corresponsabile di quanto accaduto, ma è palese che il fallimento del sistema penitenziario italiano ha origini assai remote e si è solo conclamato nel presente”.
“Paradossale, poi, – chiosa il leader della UILPA Polizia Penitenziaria – che tra i più duri, ieri in Senato, sia stata la senatrice Maria Elena Boschi. Mi chiedo: ma, la Boschi, non era per caso nel governo con la sua amica Madia quando si tagliavano di quasi 5.000 unità gli organici della Polizia penitenziaria? E chi era il Capo del DAP in quel periodo? Forse uno che voleva istituire il poliziotto specializzato muratore, agronomo, meccanico e voleva tutte le celle aperte?”
“Lo ribadiamo – conclude Gennarino De Fazio –, la gestione delle carceri deve passare pro-tempore sotto la diretta responsabilità della Presidenza del Consiglio dei Ministri e il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria ha bisogno di essere completamente rifondato affinché riemerga dalle sue stesse macerie”.