In Sardegna, l'odierna visita inaspettata del Capo del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria in Sardegna. Forti polemiche espresse dal sindacato della Uil: "Troppi problemi irrisolti nel sistema penitenziario sardo, se avessimo saputo del suo arrivo, avremo inscenato una manifestazione di protesta".
Visita non annunciata del Capo del Dipartimento in Sardegna, la Uil: “Lo avremmo accolto con una manifestazione di protesta”. Dura la reazione del segretario generale Sardegna a seguito della visita ancora in corso del Capo del Dipartimento dell'amministrazione Santi Consolo in alcuni Istituti carcerari della Sardegna.
"Avremo certamente organizzato una manifestazione di protesta per accogliere il vertice del Dipartimento, dichiara Michele Cireddu, troppi problemi irrisolti, di recente la Uil a tutti i livelli ha proclamato lo stato di agitazione e si appresta ad effettuare una grande manifestazione nazionale, nel frattempo in occasione delle visite dei vertici dell'Amministrazione nelle varie regioni avevamo comunicato "un accoglienza" con manifestazioni di protesta! La visita odierna non è stata annunciata ed è avvenuta in maniera improvvisa, probabilmente anche per scongiurare la protesta della UIL e non rendere conto all'opinione pubblica delle problematiche denunciate a tutt'ora irrisolte. La Uil ha rivendicato nel volantino di protesta di eliminare gli sprechi e reinvestire i risparmi in mezzi e strumenti di lavoro moderni; rinforzare gli organici di tutti i ruoli della Polizia penitenziaria (carenti di circa 8.000 unità) ed eliminare le riduzioni previste dalla legge Madia; recuperare le migliaia di unità impiegate negli uffici ministeriali in compiti non operativi e quelle in servizio presso le sedi accorpate; adottare provvedimenti utili a prevenire e contrastare le aggressioni e gli atti di violenza nei confronti delle donne e degli uomini della Polizia penitenziaria; ripristinare regole di equità e trasparenza, costantemente violate e/o aggirate dall’Amministrazione Penitenziaria, attraverso corrette relazioni sindacali ed il rinnovo dell’Accordo Nazionale Quadro scaduto dal 2005; concretizzare il riallineamento dei ruoli direttivi e valorizzare i Funzionari con l’obiettivo di dare al Corpo una propria autonomia di gestione; realizzare un riordino delle carriere che efficienti gli apparati della sicurezza di questo Paese e ponga fine alle sperequazioni anche nei ruoli degli ispettori e dei sovrintendenti; definire un modello organizzativo con linee guida comuni per tutti gli istituti penitenziari e i nuclei traduzioni e piantonamenti; rinnovare il contratto di lavoro scaduto dal 2009; rendere gratuito l’utilizzo delle caserme nelle carceri per gli Agenti impiegati nei servizi, così come avviene per le altre Forze dell’Ordine. A questi punti di carattere nazionale, si aggiungono le gravi problematiche della regione Sardegna piu' volte denunciati dalla Uil e tutt'ora irrisolti per l'inerzia sin'ora dimostrata dai vertici dell'Amministrazione. Lo stesso Ministro di recente con un comunicato stampa ha denunciato l'impiego del doppio del personale necessario negli Uffici del Dap, e l'impossibilità per motivi, che rimangono misteriosi, di reimpiegare le unità in esubero, parole forti dal contenuto estremamente significativo".
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