Comunicato Stampa del 4 AGOSTO 2010
Tentato suicidio di un Assistente Capo della Polizia Penitenziaria della Casa Circondariale di Catania Piazza Lanza
“ La situazione negli Istituti penitenziari catanesi, così come su tutto il territorio nazionale, è diventata impossibile da gestire per tutto il personale di polizia penitenziaria . Il tentato suicidio dell’Ass.te Capo in servizio alla Casa Circondariale di Catania, che da un mese era distaccato alla C.C. di Ragusa, si aggiunge a tanti altri suicidi e fatti drammatici verificatisi negli istituti penitenziari tra il personale di polizia penitenziaria. Personale stanco e allo stremo per il sovraccarico di lavoro, aggravato dalla ben nota carenza di organico,d alle carenze strutturali e al sovraffollamento della popolazione detenuta ”
E’ molto turbato il Segretario Nazionale della UIL-PA Penitenziari, Armando Algozzino, che aggiunge
“ Da diversi anni abbiamo lanciato un grido di allarme per la difficile, impossibile, situazione venutasi a creare nelle carceri. Ogni giorno dobbiamo redigere veri e propri bollettini di guerra per gli innumerevoli atti di autolesionismo,. I suicidi, i tentati suicidi e gli epsiodi di aggressioni in danno di persone. Inoltre c’è da considerare che l’Amministrazione Penitenziaria non ha mai risolto il problema della mobilità del personale di Polizia Penitenziaria. Per fare un esempio : nei 6 istituti penitenziari della provincia di Catania il 70% del personale è pendolare. Ciò incide, aggravandola, la condizione psicofisica del personale”
Armando Algozzino rivolge un appello/invito al Ministro Alfano e al Capo del DAP
“E’ il caso che il Capo del DAP e il Ministro della Giustizia si rendano conto che la situazione è drammatica. Anziché presentare un piano carceri “politico”, realizzabile forse tra alcuni anni, si assumano la responsabilità di varare norme emergenziali che possano far fronte, risolvendole, tante criticità : sovraffollamento, carenze strutturali e le gravi carenze di organico: 5.000 unità in Polizia Penitenziaria e 1.000 unità dei vari profili professionali del Comparto Ministeri.”