Roma, 14 mag. – “E’ finita alle 2.50 di stanotte la fuga di Francesco Adragna che venerdì mattina era evaso dal tribunale di Trapani dov’era stato condotto dal carcere di Agrigento per un’udienza. Il fuggitivo è stato rintracciato dalla Polizia penitenziaria e dai Carabinieri nelle campagne di Trapani, mentre s’incontrava con la compagna. Eravamo certi che sarebbe stato ripreso, ma mai come in questo caso non è tutto bene ciò che finisce bene”.
Lo dichiara Gennarino De Fazio, Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria.
“Facciamo i complimenti alle donne e agli uomini della Polizia penitenziaria, a cominciare da quelli del Nucleo Investigativo Centrale e dalla sua articolazione siciliana, ma anche a tutti gli altri impegnati nelle ricerche e in generale alle forze dell’ordine che hanno assicurato la cattura dell’evaso. Ma i problemi restano. E non si faccia alcuna caccia alle streghe. Ci sono enormi disfunzionalità di sistema, con carenze di ogni genere e disposizioni inattuabili che se si provasse ad applicare paralizzerebbero ogni attività”, aggiunge il sindacalista.
“Va ridotto il vuoto organico, che solo per la Polizia penitenziaria ammonta a 18mila unità, necessitano equipaggiamenti aggiornati ai tempi e adeguati agli attuali livelli criminali, servono moderni protocolli operativi e non si può continuare a rinunciare alla formazione e all’aggiornamento professionale. Lo sappiano il Governo Meloni, il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, e il Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, Giovanni Russo. Il resto è palliativo, ma se si dimenticasse per un attimo il linguaggio politically correct, si potrebbe ben dire aria fritta!”, conclude De Fazio.