Roma, 17 Ago. – “Gravissimi disordini sono in corso presso la Casa Circondariale di Bari. Dalle primissime e ancora disarticolate notizie che ci giungono, alcuni detenuti di una sezione detentiva avrebbero sequestrato un infermiere e aggredito violentemente l’appartenente alla Polizia penitenziaria in servizio, che cercava di impedirlo. Sarebbero stati richiamati gli agenti di riposo e altri sarebbero stati inviati da diverse carceri della regione. La situazione nelle prigioni, come avevamo previsto e denunciato, è sempre più esplosiva e non bastano certo i ‘vaderetrum’ (vademecum che illuminano come le lampadine di Natale) del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria ad arginarla. Anzi, sono proprio le direttive incoerenti e talvolta inattuabili a ingenerare ulteriore confusione fra gli operatori, che continuano a essere abbandonati a sé stessi, nonostante la propaganda di governo”.
Lo dichiara Gennarino De Fazio, Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria.
“A Bari, peraltro, a fronte di 252 posti disponibili, sono presenti ben 390 detenuti, gestiti da 220 poliziotti penitenziari quando ne servirebbero almeno 449. Ormai il Re è nudo, è chiaro a tutti che il decreto carceri e la sua conversione in legge non sono serviti e non serviranno a nulla. La premier, Giorgia Meloni, sospenda le ferie e convochi una riunione straordinaria del Consiglio dei Ministri per affrontare compiutamente l’emergenza”, aggiunge il Segretario della UILPA PP.
“Nella trepidante speranza che i disordini a Bari possano rientrare senza particolari conseguenze, serve subito deflazionare la densità detentiva (la Puglia è peraltro la regione che ha il maggior sovraffollamento), dare respiro al Corpo di polizia penitenziaria, mancante di oltre 18mila unità, con tangibili assunzioni straordinarie, garantire l’assistenza sanitaria e riorganizzare complessivamente il sistema ormai alla deriva. Settembre potrebbe essere troppo tardi”, conclude De Fazio.