Comunicato stampa - ROMA, 09/02/2022 – “In merito all’iscrizione nel registro degli indagati della Direttrice e di un appartenente al Corpo di polizia penitenziaria in servizio presso il Carcere di Vasto per il suicidio di Sabatino Trotta dell’aprile dello scorso anno, da donne e uomini delle istituzioni, esprimiamo totale e incondizionata fiducia nella magistratura e negli organi inquirenti e auspichiamo si faccia presto piena luce sull’accaduto, confidando che possa essere accertata l’assoluta regolarità di condotta degli indagati”.
Lo dichiara Gennarino De Fazio, Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria, commentando la notizia secondo la quale la Direttrice e un operatore della Polizia penitenziaria del carcere di Vasto sarebbero indagati per il suicidio di Sabatino Trotta, allora dirigente del dipartimento di salute mentale della ASL di Pescara, avvenuto nella notte fra il 7 e l’8 aprile del 2021.
De Fazio poi aggiunge: “In generale, tuttavia, riteniamo che gli enormi mali del sistema, connotato da eccezionale sovraffollamento detentivo alimentato anche da un certamente eccessivo ricorso alla carcerazione preventiva, penuria di organici, inefficienza di strumentazioni elettroniche e tecnologiche, insufficienza di risorse e molto altro ancora, non possano essere scaricati sugli operatori che, in ultima istanza, si trovano a dover far fronte all’inerzia della politica”.
“Per come denunciato anche dal Presidente Mattarella nel suo discorso per il secondo insediamento, risolvere i problemi penitenziari è una questione di dignità per il Paese. I primi a dover rispondere di quanto accade, pertanto, – conclude il Segretario della UILPA PP – dovrebbero essere proprio politici e governanti”.