Comunicato stampa - ROMA 14/07/2021 – “Apprezziamo e condividiamo le parole espresse dal Presidente del Consiglio, Mario Draghi, a Santa Maria Capua Vetere. Da tempo sosteniamo, anche nelle sedi istituzionali, che il sistema va riformato, che il sovraffollamento è insostenibile e che dove c’è abuso non può esserci giustizia. Il premier ricordi, tuttavia, che non di rado gli abusi nelle carceri sono perpetrati anche ai danni della Polizia penitenziaria e ad opera dello Stato. Non è forse un abuso comprimere i diritti costituzionali quali quelli al riposo settimanale, alle ferie annuali, alla salute? Analogamente, facciamo nostre le parole delle Ministra della Giustizia Cartabia, quando afferma che la pena deve essere in linea con la costituzione; così come del resto – aggiungiamo – ogni attività condotta nei confini nazionali, ancor più se da apparati statali”.
Questo quanto afferma Gennarino De Fazio, Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria, a seguito delle dichiarazioni rilasciate dal Presidente del Consiglio e dalla Ministra della Giustizia al termine della visita condotta alle 17.00 di oggi presso il carcere di Santa Maria Capua Vetere.
De Fazio prosegue: “le importanti parole di Draghi sono coerenti con quanto egli stesso aveva pronunciato durante la replica alla discussione generale sulla fiducia alla Camera dei Deputati, quando aveva sottolineato che non dovrà essere trascurata la condizione di tutti coloro che lavorano e vivono nelle carceri. Adesso siamo certi che conseguirà altrettanta coerenza, dunque ci aspettiamo subito una convocazione al Ministero della Giustizia per discutere compiutamente di riforme complessive, di deflazionamento della densità detentiva, di organici e architettura del Corpo di polizia penitenziaria, di strutture e salubrità e sicurezza dei luoghi di lavoro, di aggressioni agli operatori e di molto altro ancora”.
“Noi siamo pronti a sedere a un tavolo di confronto immediatamente e a oltranza – conclude il Segretario della UILPA PP –, Palazzo Chigi e Via Arenula mandino un segnale preciso e concreto”.