Non abbiamo più parole da dire, da scrivere, nemmeno vogliamo più sentirle, le parole non servono più….…..fuori i responsabili…
Nemmeno un giorno e ci risiamo! Ancora una volta i protagonisti sono i detenuti stranieri, ancora loro, marocchini, algerini e tunisini.
Nella giornata di ieri, almeno 11 detenuti del circuito detentivo della media sicurezza, hanno messo in atto un tentativo di sommossa all’interno del reparto detentivo, barricandosi all’interno del corridoio della sezione, approfittando del momento di socialità, con dei bastoni di legno ricavati dalla rottura degli sgabelli, dei tavoli e con dei materassi e cuscini, minacciano di appiccare il fuoco, creando una situazione di pericolo per tutto il Reparto. Tale situazione ha immediatamente
creato allarme nella Polizia Penitenziaria che si è adoperata subito, prima con l’intervento dei colleghi che si trovavano in servizio e poi con l’ausilio di quelli che erano liberi dal servizio, ma erano presenti presso la caserma agenti. Tutti i tentativi di far desistere i detenuti dal mettere in atto la protesta sono risultati vani e soltanto con l’intervento del Vice Comandante e del Direttore, richiamati appositamente sul posto, dopo ben due ore di colloqui e trattative, si è lentamente riportato alla “normalità” la situazione.
Un altro giorno da dimenticare per l’Istituto Penitenziario di Vocabolo Sabbione. Ancora una volta i protagonisti sono i detenuti stranieri, ancora una volta sono marocchini, tunisini e algerini, ancora una volta sono quelli che sono stati trasferiti a Terni, dagli altri Istituti per motivi di ordine e sicurezza.
Ma la cosa più grave è che i motivi della protesta messa in atto sono stati che questi detenuti facinorosi reputano il Personale di Terni responsabile della morte del detenuto marocchino di 36 anni, avvenuta la scorsa notte presso l’ospedale di Terni, dove era ricoverato in gravissime condizioni a seguito del tentativo di impiccagione avvenuto lo scorso sabato pomeriggio.
Dobbiamo subire anche questo, dobbiamo essere anche accusati di essere i loro aguzzini.
E il Provveditorato cosa fa? Nulla, niente di niente, anzi ci mette del suo, ma in senso contrario.
Prendiamo atto di questo e allora ci rivolgiamo agli Uffici del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, affinché intervenga finalmente a mettere fine a questo gioco al massacro.
Si chiede ai vertici del Dipartimento, al fine di vedere garantiti non solo i diritti dei Detenuti, ma anche quelli dei Poliziotti Penitenziari della Casa Circondariale di Terni che attualmente si trovano a gestire una situazione di difficoltà che è arrivata a nostro parere ad un punto di non ritorno.
Pertanto le OO.SS firmatarie chiedono un’ispezione e una verifica amministrativa immediata da parte del Dap, sulle assegnazioni nell’Istituto di Terni, altrimenti ci vedremo costretti ad intraprendere ogni tipo di protesta lecita a tutela di chi è ogni giorno abbandonato in prima linea!!!
Lettera unitari afirmata