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Al Provveditorato Regionale Amministrazione Penitenziaria
MILANO e, per conoscenza Dipartimento Amministrazione Penitenziaria Vice Capo DAP – Dott. M. De Pascalis
Ufficio per le Relazioni Sindacali - Direzione Generale del Personale e delle Risorse ROMA
OGGETTO:Corso di formazione per il personale addetto al prelievo DNA e attivazione del Servizio.
Abbiamo notizia che Codesto Provveditorato, dando seguito alle indicazioni dipartimentali, ha attivato i percorsi formativi di cui al servizio in oggetto riservati al personale degli Uffici Matricola, competenti alla gestione e presa in carico delle persone che giungono presso gli Istituti penitenziari.
Ancora una volta, nostro malgrado, dobbiamo constatare l’assenza di comunicazione alle OO.SS., pur essendo, la “formazione”, una delle materie per le quali le rappresentanze dei lavoratori dovrebbero essere quanto meno informate.
Tuttavia, nel rispetto delle nostre prerogative, rappresentiamo alcune perplessità sull’avvio dell’iniziativa e rivendichiamo condivisione nella progettazione del nuovo servizio.
Intanto gli aspetti organizzativi appaiono molto approssimativi: non è stato individuato un referente regionale per i corsi, come non è stata predisposta una struttura e/o ufficio cui far riferimento in caso di problemi o che si possa interfacciare con le diverse strutture periferiche.
Inoltre, dal punto di vista meramente formativo, sembrerebbe che le unità inviate al corso dalle diverse sedi non siano tutte provenienti dagli Uffici Matricola o competenze connesse, come dovrebbe essere, e che qualche Direttore si sia “inventato” unità da formare, pur essendo di altri settori e/o uffici. A titolo di esempio, si cita Bergamo che tra le 10 unità che ha inviato al corso di formazione ha inserito anche gli addetti ai colloqui giudici e avvocati, nonché il personale dell’Area Educativa (??).
Premesso quando sopra, per l’ennesima volta siamo costretti a farci la stessa domanda: che senso ha prevedere delle regole (dipartimentali), se poi ognuno è libero di fare quello che vuole? E, in tale contesto, dove si colloca l’attività di verifica e controllo del Provveditore Regionale?
Considerazioni queste che ci inducono a chiedere le necessarie delucidazioni. Da una lato sarebbe curioso capire perché le OO.SS. sono state tenute all’oscuro di tutto; dall’altro, in un’ottica di pari opportunità del personale, sarebbe quanto meno doveroso comunicare ai Direttori (quelli rispettosi delle indicazioni superiori) che il corso è aperto a tutti.
In ogni modo, tenuto conto, per l’appunto, che trattasi di nuovo servizio, si chiede di avviare un confronto con le OO.SS. per discutere della relativa organizzazione del lavoro.
In attesa di riscontro, cordiali saluti.
Il Segretario Regionale Gian Luigi MADONIA

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