Presieduta dal DGPR del DAP Parisi, alla presenza di altri dirigenti e funzionari, si è tenuta nel primo pomeriggio odierno una riunione preliminare, fra Organizzazioni Sindacali rappresentative e Amministrazione penitenziaria, in previsione della formale apertura, calendarizzata per giovedì 5 p.v., delle trattative per la stipula del primo CCNL per i Dirigenti delle Forze di Polizia a ordinamento civile.

Com’è noto, l’autonoma area negoziale dei Dirigenti delle Forze di Polizia a ordinamento civile – a differenza di quanto previsto per il personale non dirigente – regolerà solo alcune materie del rapporto di lavoro, espressamente indicate dalla norma, e non, per esempio, il trattamento economico fondamentale, che rimane determinato attraverso meccanismi regolati ex lege.

La UILPA Polizia Penitenziaria, muovendo dall’informativa inviata dall’Amministrazione (disponibile online) e condividendone i contenuti, ha preliminarmente lamentato la gravità della circostanza che il DAP e il Ministero della Giustizia non abbiano utilizzato il termine da ultimo prorogato al 31 ottobre 2020 dal decreto-legge n. 162/2019 e succ.modd. per adeguare, con procedure semplificate, il Regolamento del Ministero alle nuove previsioni del c.d. riordino delle carriere, strutturando le due Dirigenze Generali e i posti di funzione per i dirigenti del Corpo di polizia penitenziaria.

Questo, unito al nodo gordiano, non ancora reciso, della dipendenza gerarchica dei Dirigenti di PolPen dal Direttore dell’Istituto, creerà indubbiamente una serie di difficoltà attuative delle norme pattizie e finirà, ancora una volta, per penalizzare la Polizia penitenziaria rispetto a tutte le altre Forze di Polizia.

La UILPA PP ha poi rinviato ogni ulteriore valutazione e proposta a quando si conosceranno nel dettaglio le risorse economiche sulle quali si potrà contare (oltre a quelle già stanziate) e all’esito riunione convocata dal Ministro della Pubblica Amministrazione per il giorno 5 p.v.