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Ascolta qui l'intervento del Segretario Generale, Gennarino De Fazio

Su convocazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministro per la Pubblica Amministrazione, ha avuto il via nel pomeriggio, in videoconferenza, il negoziato per il rinnovo del CCNL 2019-2021 per il Comparto Sicurezza.

Il rinnovo contrattuale, com’è noto, interesserà sia la parte economica sia quella normativa.

L’incontro è stato preseduto dal Ministro per la Pubblica Amministrazione, Fabiana Dadone, con la partecipazione dei rappresentanti dei Ministeri e delle Amministrazioni (per la PolPen, il Sottosegretario Ferraresi, il Capo del DAP Petralia, il DGPR Parisi, la Direttrice dell’URS del Grosso).

La UILPA Polizia Penitenziaria, in apertura di riunione ha lamentato l’assenza dei ministri, sollecitando la convocazione delle OO.SS. di comparto da parte Presidente del Consiglio dei Ministri prima del varo definitivo della legge di bilancio, nonché la circostanza che in fase di introduzione di riunione non siano state fornite notizie ufficiali utili alla discussione.

Di seguito, la UILPA PP, ha fra l’altro evidenziato come “Mai come in questo momento, quantomeno negli ultimi 20/25 anni, il Paese deve mettere al centro dell'attenzione politica il tema sicurezza. Non ci sfugge l’emergenza sanitaria, non ci sfuggono le tensioni economiche e sociali, anche di questi giorni, ma non ci sfugge soprattutto chi soffia, sull’attrito, sulle scintile provocate da quelle tensioni.

Proprio per questo, – ha detto la UILPA PP – evidenziamo che non ci può essere certezza sanitaria, benessere sociale e rilancio economico se non si salvaguarda la sicurezza delle nostre città, così come delle nostre periferie e delle carceri del Paese.

E al centro del tema sicurezza vi è il tema giustizia, che a sua volta ha nel nucleo il sistema di esecuzione penale e la Polizia penitenziaria, che diviene pertanto il baricentro della sicurezza dei cittadini e delle istituzioni repubblicane.

Allora questa deve essere l'occasione per ristorare le donne e gli uomini del comparto da anni di blocco contrattuale, che se si è parzialmente – e sottolineo parzialmente, ma potrei dire virtualmente – interrotto nel 2018 sotto l’aspetto economico, ciò non è avvenuto sotto il profilo normativo, ma soprattutto deve costituire l’occasione per efficientare le forze dell'ordine e recuperare gli anni, troppi, di abbandono inflitti al Corpo di polizia penitenziaria”.

La UILPA PP ha poi proseguito indicando alcune, le più importanti, delle questioni che dovranno essere affrontate e che sinteticamente si riassumono:

Sul piano normativo 

  • Diritto di famiglia “intesa nell’accezione più ampia e non nella forma bigotta cui talvolta ci capita di assistere”;
  • Genitorialità;
  • Malattia e visite specialistiche;
  • Ferie solidali;
  • Conciliazione fra i tempi di vita e di lavoro;
  • Riduzione dell’orario di lavoro;
  • Welfare d’amministrazione e previdenza integrativa;
  • Norme di garanzia (“anche per rendere esigibili gli accordi sottoscritti”);
  • Disciplina per l’interpretazione autentica dei contratti;
  • Disciplina per l’individuazione delle sedi disagiate;
  • Norme di tutela, anche legale;
  • Disciplina dell’utilizzo delle nuove tecnologie e dei sistemi di videosorveglianza affinché sia esclusa ogni possibilità di controllo a distanza degli operatori;

 Sotto il profilo economico 

  • Recupero del potere d’acquisto delle retribuzioni e miglioramento del tenore di vita degli operatori, agli ultimi posti nelle classifiche europee;
  • Aumento importi lavoro straordinario;
  • Aggiornamento indennità;
  • Istituzione indennità specifica per coloro che prestano servizio nelle sezioni detentive;
  • Aumento buono pasto e miglioramento della disciplina per la sua attribuzione;
  • Impegno del governo a rivedere la diaria e adeguare gli importi per il rimborso dei pasti in occasione dei servizi di missione;
  • Detassazione degli aumenti contrattuali e della remunerazione del lavoro straordinario;
  • Per quanto riguarda il Corpo di polizia penitenziaria, è peraltro indispensabile invertire il trend che vede i suoi appartenenti a ogni tornata contrattuale sempre più penalizzati in relazione alla ripartizione dei fondi destinati alla retribuzione accessoria (FESI, etc.).

In conclusione, la UILPA PP ha chiesto che il Governo e la politica facciano uno sforzo per reperire necessarie risorse aggiuntive, non ricordandosi delle Forze dell’Ordine e delle Forze Armate solo quando stanno all’opposizione, e conferiscano quindi senso compiuto anche alla specificità del Comparto, tanto declamata, ma poi sostanzialmente resa vuota o giù di lì negli effetti concreti.

In chiusura di riunione, il Ministro Dadone ha comunicato che a breve saranno rese disponibili le tabelle del MEF relative alle risorse economiche disponibili. Il confronto proseguirà ora in sede tecnica secondo un calendario che verrà in seguito comunicato.

 

 

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