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Ascolta qui il primo intervento inerente il DGMC

 

Ascolta l'intervento a carattere generale

        Si è tenuta stamani al DAP la prima riunione fra Amministrazione e Organizzazioni Sindacali rappresentative per la rideterminazione delle dotazioni organiche del Corpo di polizia penitenziaria nei servizi extra-penitenziari.

         L’incontro, dopo un breve saluto del Capo DAP, Petralia, è stato presieduto dal DGPR del DAP, Parisi, con la presenza dell’omologo del DGMC, Starita, nonché di altri dirigenti e funzionari dei due Dipartimenti.

         La UILPA Polizia Penitenziaria, dopo aver espresso apprezzamento per l’opera condotta dal Gruppo di Lavoro appositamente istituito e muovendo dalla documentazione trasmessa dall’Amministrazione, ha formulato le seguenti osservazioni e richieste principali (per una più esaustiva conoscenza delle osservazioni prodotte dalla UIL, si raccomanda di ascoltare le registrazioni audio degli interventi, disponibili online):

  • Tra le righe (e neanche troppo) della documentazione trasmessa dall’Amministrazione, sembra leggersi un ridimensionamento dello scopo del confronto in atto, come se potesse essere finalizzato ad addivenire a una mera nuova ripartizione dell’esistente (revisione DM del 2 ottobre 2017) a totale invariato e non invece a una riquantificazione del fabbisogno organico (revisione della tabella A prevista dall’art. 1, c. 3, D.Lgs. 443/1992); 
  • Se così fosse, oltre a perdere tempo e a danneggiare l’erario, la UIL vedrebbe il rischio, neanche troppo celato, di un riproporzionamento delle dotazioni organiche in danno agli istituti penitenziari e in favore all’extramoenia (con un 5% che potrebbe essere travasato dagli istituti penitenziari alle sedi extramoenia); –­­“sia chiaro che, se così fosse, noi faremmo le barricate!”, ha detto la UIL ; 
  • Il buon lavoro fatto dal Gruppo consente di “provare” quanto la UIL sostiene da tempo: e cioè che i NNIIRR vengono utilizzati come porte di servizio per far prelevare, in barba a ogni regola, operatori dagli istituti da distaccare ai PPRRAAPP per poi impiegarli in altri compiti sine die; 
  • Sempre il lavoro condotto, consente di acclarare nuovamente quanto sia stato deleterio sopprimere alcune basi navali del Corpo di polizia penitenziaria; dimostrato il grossolano errore, c’è solo un modo per rimediare: il Ministro e il Governo ripristinino le basi navali dismesse; la UILPA PP è contraria a improbabili rattoppi, quali quelli proposti con distaccamenti navali laddove vi erano basi navali soppresse! 
  • Il servizio ai “Varchi” dei Tribunali va considerato nell’extramoenia; 
  • Per i “Cinofili” va riscritto il DM che istituisce e disciplina il servizio, come peraltro l’Amministrazione si è da tempo impegnata a fare;
  • Sulle CCOORR, fermo restando che la UILPA PP rimane nettamente contraria alla scelta di soppressione fatta dal DAP, si chiede di conoscere la situazione attuale e i tempi nei quali si pensa di concludere la riorganizzazione annunciata; 
  • Le dotazioni organiche andranno riviste almeno ogni triennio e, comunque, ogni qual volta vi siano importanti mutamenti alla geografia penitenziaria (messa in funzione nuovi istituti, padiglioni, etc.); 
  • Si è contrari all’idea che un Primo dirigente di PolPen possa essere assegnato ai Distaccamenti dei PRAP (comunque del tema si discuterà all’apposito tavolo); 
  • La novella nei compiti istituzionali, che consente l’impiego della Polizia penitenziaria in attività amministrative di supporto e direttamente connesse ai servizi di istituto, non è finalizzata, ex se, ad assorbire le funzioni o, peggio, a compensare le vacanze organiche degli operatori delle funzioni centrali;
    • Le dotazioni organiche delle funzioni centrali restano invariate, dunque vanno colmate con quegli operatori (provvedimenti emergenziali e temporanei non possono trovare formalizzazione, che sarebbe illegittima); 
  • Per di più, la novella predetta riguarda anche e soprattutto gli istituti penitenziari; pertanto, se mai di ciò si dovrebbe tener conto per rivedere, incrementandole, le proiezioni già realizzate per le dotazioni organiche delle carceri (peraltro non pochi Direttori di istituti penitenziari stanno già facendo leva su detto ampliamento dei compiti istituzionali degli operatori del Corpo per impiegarne un maggior numero negli uffici amministrativi);
  • Per il DGMC, nel condividere l’impostazione prospettata dall’Amministrazione, si richiede di ragionare in termini di fabbisogno e proiezioni ideali.

 

             A conclusione della lunga riunione, il confronto è stato aggiornato a una nuova data, prima della quale l’Amministrazione si è riservata un’eventuale interlocuzione con l’Ufficio di Gabinetto del Ministro.

 

             Le registrazioni audio dei principali interventi della UILPA PP sono disponibili online.

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