ULTIM'ORA - Così come in passato, sembra quasi periodico l’appuntamento ottobrino con i problemi legati alla privazione dei benefici da parte dell’Ente di Assistenza.
Continuano, infatti, ad essere insistenti le pressioni da parte del personale di Polizia Penitenziaria rispetto all’annunciata privazione del Pacco di Natale da parte dell’Ente di Assistenza. Tali da indurci a riprendere la questione, in verità appesa da un anno, sulla sostituzione del Pacco di Natale con una polizza sanitaria destinata a tutto il personale, trattata nella riunione del Comitato Centrale in data 30.11.2017 presso il DAP.
Orbene, pur non essendo più pervenute notizie ufficiali rispetto alla stipula della polizza (non esiste alcuna comunicazione e il Comitato non è più stato convocato da allora), riteniamo che la notizia di “sospensione” dell’elargizione del pacco sia verosimile e che il personale, per quanto ci riguarda, faccia bene ad essere preoccupato.
E’ utile tuttavia ricordare che proprio in occasione della riunione del 30.11.2017, la maggior parte dei componenti del Comitato, ivi compresi quelli delle Organizzazioni Sindacali, hanno dato il proprio consenso alla sostituzione del pacco con una polizza sanitaria di cui, ad oggi, non si ha più notizia.
Già in quella consultazione il componente della UILPA Polizia Penitenziaria aveva espresso contrarietà rispetto alla scelta che tagliava trasversalmente un beneficio che riguardava, per l’appunto, tutti. La UIL, in quell’incontro, ha dichiarato che è “assolutamente inopportuno privare il personale dell’unica cosa che, ogni anno, è diretta a tutti i contribuenti. E’ noto infatti che i sussidi, i contributi, i soggiorni ecc., non sono destinati a tutti. Il pacco di Natale certamente SI”.
Ad onor del vero, la UIL aveva chiesto un approfondimento del bilancio prima di operare una scelta così importante.
Purtroppo, però, la proposta dell’Amministrazione di introduzione della polizza sanitaria è stata votata positivamente da tutti gli altri e la UIL ha potuto solo prendere atto della scelta.
Pertanto, proprio per rispondere alle pressioni ed alle preoccupazioni del personale, rappresentare che se vi sono responsabilità di una scelta ritenuta sbagliata, sono chiaramente da ricercare altrove.
Troppo spesso, infatti, si sentono accuse nel sindacato in genere, snaturando quelli che sono i percorsi di ciascun sigla, condivisibili o meno.
Generalizzare contro il sindacato non fa altro che alimentare un sistema che del suo caso ha fatto l’amico migliore, proprio per mettere gli uni contro gli altri.
Noi riteniamo che quando si fanno delle scelte si debba avere il coraggio e l’onesta intellettuale di assumersene la responsabilità. Una regola che vale sia per l’Amministrazione che per gli stessi colleghi sindacalisti.
Per completezza di informazione si allega il comunicato prodotto proprio all’indomani della riunione del 30.11.2018, invitando tutti anche ad ascoltare l’audio dell’intervento del componente UIL.
Oggi l’auspicio è quello che proprio per l’assenza di comunicazioni ufficiali sulla polizza sanitaria, l’Ente si possa ravvedersi e metta in atto provvedimenti molto più graditi al personale.