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Ultim’Ora del 20 giugno 2023  COMMISSIONE VESTIARIO

Il 19 giugno alle ore 15.40 presso la stanza n.312 del DAP, si è tenuta una seduta della Commissione Vestiario, presieduta dal Direttore Generale del Personali Dott. Massimo Parisi.

Erano presenti i componenti di commissione per le OO.SS. e per la parte Pubblica.

Il Dott. Parisi ha subito evidenziato la necessità, di evidenziare e comprendere le lacune relative alle problematiche legate al vestiario.

  Ha proseguito esplicitando che, la parte Pubblica, composta da Comandanti di Reparto e Dirigenti di uffici del Dipartimento, cruciali per l’ordine del giorno, tra i quali il Generale Bruno Pelliccia Dirigente del SADAV, i quali avrebbero potuto chiarire eventuali problematiche e criticità riscontrate nei dati forniti.

Una delle criticità abbastanza visibili dai dati in esame, l’ha sollevata lo stesso Dott. Parisi, riguardante il numero esiguo di tute operative a disposizione e di contro si ha un numero importante di uniformi maschili e femminili.

Alla luce di questi dati il Capo del Personale ha voluto comprendere, se la filiera di distribuzione funziona e come funziona, in quanto viene lamentato ovunque la mancanza di vestiario e poi si riscontrano giacenze importanti nei magazzini.

Si è evidenziato inoltre, che vi sono ulteriori uniformi in collaudo, che si aggiungeranno a quelle già in giacenza.

 Dalla discussione, si è avanzata l’ipotesi che probabilmente vi è un problema nella distribuzione, legata anche al fatto che la figura dell’addetto al magazzino vestiario e pertanto le incombenze legate a tale incarico, è quasi inesistente in tutti gli Istituti, se non affidate a personale che prevalentemente svolge altri servizi ed incarichi, relegando le attività del magazzino vestiario in modo marginale.

Il Generale Pellicci, Dirigente SADAV, ha evidenziato che riguardo la distribuzione a livello nazionale il personale che si occupa di tale compito è insufficiente e nonostante questo per tutto il 2022 e sino a giugno del 2023 i camion hanno effettuato 66 viaggi in tutta Italia e ha continuato affermando che: “se vi fossero a disposizione più camion e più personale, la distribuzione avverrebbe più celermente”.

La delegazione UIL PA Polizia Penitenziaria, ha evidenziato che nella carenza di vestiario in cui ci troviamo, vi è un ulteriore problematica, ovvero che la distribuzione periferica avviene nominativamente; pertanto, accade che vi è l’intero approvvigionamento per alcuni dipendenti mentre per altri non è previsto nulla. Ne consegue che, per esempio, per quanto riguardo le tute operative è prevista la consegna di due tute per dipendente, mentre per altri, nonostante quella in dotazione è logorata, non è consegnata per mancanza di disponibilità!

 Riteniamo che in questo momento storico, se si riuscisse a consentire l’assegnazione di una mimetica invece di due, si potrebbero soddisfare le necessità di oltre il 50% del personale, arginando almeno in parte il fenomeno a “macchie di leopardo”.

Si è fatto presente, inoltre, che in alcuni Istituti Penitenziari sono stati consegnati i kit antisommossa, ma non è stato spiegato come indossarli e come utilizzarli.

Ne consegue che allo stato attuale, qualora dovessero essere utilizzati, si perderebbe un cospicuo tempo per renderli operativi.

Si è voluto evidenziare che il vestiario indossato da ogni poliziotto proietta all’esterno degli Istituti Penitenziari, l’immagine stessa del Corpo. Non è un bel vedere considerato che alcuni vestono l’uniforme, altri le tute operative, alcuni hanno capi nuovi ed altri datati da decenni. Si è voluto esplicitare che l’utilizzo dell’uniforme presso i Nuclei Traduzioni non è assolutamente consona per l’operatività che il settore richiede.

Si è continuato nell’intervento avanzando l’ipotesi, che probabilmente la giacenza di magazzino, potrebbe dipendere anche dagli approvvigionamenti errati concernenti le taglie sbagliate, che il personale non ritira e poi non vengono ridistribuite neanche a chi le richiede, pertanto restano inesorabilmente nei magazzini.

Il Dottor Parisi ha chiarito che vi sarà un apposito protocollo formativo per ogni dispositivo e indumento, compreso l’utilizzo delle webcam, per le quali il garante della privacy ha già rilasciato la dovuta autorizzazione di nulla osta.

Durante la seduta di cui trattasi, si è rilevato quindi, che non vi sono puntuali comunicazioni delle carenze da parte di alcuni magazzini decentrati, probabilmente dovuto alla mancanza di magazzinieri designati. Vi è una mancanza di fondi appropriati e probabilmente mancanza di assidui controlli nelle produzioni intramurarie.

Ne consegue pertanto:

  • che verrà emanata un’apposita circolare esplicitando la necessità di una capillare ricognizione in tutti gli Istituti, al fine di comprendere se per gli incarichi di addetto al magazzino vestiario, è assegnato in via elitaria a un determinato dipendente e se si occupa di tali compiti in via esclusiva;
  • Si è ritenuto necessario velocizzare il più possibile le gare d’appalto;
  • Le tute operative devono essere distribuite prioritariamente ai nuovi agenti uscenti dai prossimi corsi;
  • Si è avanzata anche l’idea di adottare un’apposita AP utilizzabile da tutto il personale, al fine di comunicare ad esempio la variazione delle taglie, già adottata da altri Corpi di Polizia;
  • L’Amministrazione ha comunicato che le nuove insegne di qualifica sono in dirittura d’arrivo, nei prossimi mesi e comunque prima di Natale 2023.
  • Riguardo l’aggiornamento dei tesserini, è stato comunicato che vi sono stati dei problemi di produzione da parte del Poligrafico della Stato, ma tale disagio è stato riscontrato anche per le altre Forze dell’Ordine.

La riunione è terminata alle ore 17.45.

Diego Leone - Componente della Commissione - UILPA Polizia Penitenziaria

commissione_vestiario_-_incontro_19_giuigno_2023.pdf

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