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Ascolta qui l'intervento del Segretario Generale Gennarino De Fazio

Nel pomeriggio odierno è stato avviato il confronto con il DAP per la stipula dell’Accordo relativo alla disciplina del FESI per l’anno 2022.

Il negoziato è stato presieduto dal DGP del DAP, Parisi, alla presenza (in videoconferenza) dell’omologo del DGMC, Cacciapuoti, e con la partecipazione di altri Dirigenti e Funzionari dei due dipartimenti.

Le risorse economiche disponibili (inferiori rispetto agli anni 2020 e 2021) ammontano a 39.184.308,10 euro per il DAP e a 1.316.485,65 euro per il DGMC.

La UILPA PP ha preliminarmente stigmatizzato il ritardo con cui è stata avviata la discussione e che, ancora una volta, non consente una revisione complessiva dell’impianto che ha caratterizzato l’Accordo FESI negli anni passati, il quale non risponde più agli obiettivi che si prefissa e, soprattutto, alle aspettative degli operatori, specie a seguito delle novità che hanno interessato il Corpo e i nuovi servizi istituzionali a esso demandati.

Del resto, anche la differenziazione in fasce (A1, A2), ferma restando la maggiore valorizzazione dei compiti e dei servizi che comportino maggiori sacrificio, rischio e responsabilità, dovrebbe essere ripensata pure per liberare risorse in favore della contrattazione decentrata (da tenersi in ogni singola sede) e nella quale si possono compiutamente individuare e remunerare detti compiti e servizi. Nell’attuale perdurante fase di emergenza, con 18mila unità mancanti al Corpo di polizia penitenziaria rispetto all’effettivo fabbisogno, è palese che non vi sia sempre, soprattutto in determinate sedi penitenziarie, una distinzione netta fra coloro che sono impiegati nelle fattispecie A1 e A2.

Tuttavia, considerato che gli operatori hanno fatto ormai affidamento su quell’impianto e che non vi sarebbero neppure i tempi per una sua ristrutturazione senza rischiare di ritardarne oltre misura l’effettivo pagamento, sulla base dello schema inviato dal DAP, la UILPA PP ha avanzato solo le osservazioni e proposto le modifiche più pregnanti, ma che nel contempo non stravolgano la filosofia di fondo del precedente Accordo.        

Nello specifico e in estrema sintesi, la UILPA PP ha formulato le seguenti osservazioni e richieste, alcune delle quali, peraltro già formulate in precedenza:        

  • È particolarmente complicato mirare al miglioramento dei servizi e al raggiungimento degli obiettivi fissati dal progetto d’Istituto se moltissime sedi penitenziarie sono prive di Direttore o di Comandante del Reparto titolari e, non di rado, contemporaneamente di entrambe le figure. Si è colta l’occasione, dunque, per sollecitare l’Amministrazione affinché venga assegnato un Direttore e un Comandante a ogni Istituto e NTP, se del caso anche attraverso la stipula di un accordo ponte che consenta di adibire ai pertinenti incarichi i Funzionari del Corpo, con procedure trasparenti e imparziali, nelle more della compiuta definizione dei posti di funzione e dei criteri per la loro copertura;
  • È stato nuovamente evidenziato che per il conseguimento del bonus vengono penalizzati gli operatori più anziani, i quali fruiscono contrattualmente di un maggior numero di giornate di congedo ordinario, così come coloro che per esigenze di servizio non ne hanno goduto interamente gli anni precedenti e debbono fruirne nell’anno di riferimento; analogo nocumento patiscono coloro che fruiscono di riposi compensativi a recupero di lavoro straordinario non retribuito (in contraddizione con coloro, per esempio, che godono della settimana corta e che fanno le cc.dd. lunghe di 12 ore, con recupero il giorno successivo). Per risolvere tali sperequazioni, peraltro, sono state anche in passato formulate compiute proposte tecniche, che non sono state tuttavia recepite.
  • Per le sedi disagiate, si è nuovamente sollecitata l’Amministrazione a una loro individuazione mediante un provvedimento di portata generale (DM o PCD), che possa esplicare effetto in ogni materia; nelle more, si è chiesto di uniformarsi all’individuazione da ultimo effettuata con il PCD del 6 agosto 2021 e che disciplina la mobilità ordinaria;
  • Sarebbe opportuno rimodulare gli importi stabiliti in funzione dell’impiego nei diversi turni di servizio (mattina, pomeriggio, sera, notte) per tener meglio conto della diversa gravosità degli stessi;
  • Per coloro che sono che stati impiegati nel servizio di vigilanza e osservazione o nelle traduzioni o piantonamento di detenuti affetti da COVID 19, è stato richiesto che il compenso venga riconosciuto al compimento di 3 ore di servizio (o non dell’intero turno) o, in subordine, dopo un tempo (es. 5 ore) uniforme per tutti, atteso che la durata dei turni di servizio è molto diversa e variegata talvolta persino nel medesimo istituto;
  • Che sia previsto espressamente nell’Accordo che a ogni dipendente sia fornita distinta dettagliata circa le spettanze corrisposte, sia per le somme direttamente derivanti dall’Accordo nazionale sia per quelle scaturenti dalla contrattazione decentrata;
  • Di riformulare l’art. 6 dello schema di Accordo, in maniera tale che la Commissione Nazionale di Garanzia sia competente per dirimere eventuali controversie che insorgano rispetto all’applicazione delle fattispecie individuate dall’art. 3 dell’Accordo (includendo dunque, diversamente che in precedenza) anche le lettere B e C.

 

Alla contrattazione decentrata, che si terrà in ogni articolazione territoriale, sono destinati 4.419.408,10 euro per il DAP e 125.085,65 euro per il DGMC.

Dopo un articolato confronto e l’accoglimento di molte delle richieste della UIL è stata sottoscritta la pre-intesa. L’Accordo sarà efficace dopo sottoscrizione definitiva con il Ministro della Giustizia o un suo delegato e l’avallo contabile..

L’Amministrazione ha inoltre confermato la volontà di pervenire e una revisione sostanziale dell’Accordo FESI a partire dal 2023, tanto che ha già convocato le Organizzazioni Sindacali aventi titolo per il 12 gennaio.

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            A margine della riunione, la UIL ha sollecito la Direzione generale del personale a:

  1. Definire la gestione amministrativa degli operatori delle Centrali Operative Regionali dismesse, dei distaccamenti dei Provveditorati regionali accorpati e del soppresso Magazzino vestiario di Firenze;
  2. Impartire direttive per la corresponsione dell’indennità supplementare di marcia (vedi nota UIL n. 10.127 del 13 novembre 2022);
  3. Chiarire, anche mediante un confronto con le Organizzazioni Sindacali aventi titolo, le modalità di attribuzione dell’indennità per servizi esterni, sulle quali di nuovo in alcune realtà si stanno manifestando difficoltà interpretative;
  4. Abilitare l’accesso per le Organizzazioni Sindacali al GUS-Web;
  5. Riscontrare la nota UIL circa l’interpello per operatori da destinare con funzioni amministrative presso le Fiamme Azzurre.

L’Amministrazione si è impegnata a fornire celere risposta a ogni tematica e ha altresì comunicato che a breve sarà avviato la procedura per la redistribuzione delle dotazioni organiche attualmente disciplinate dal DM del 2 ottobre 2017 e atti da esso derivanti.

Le registrazioni audio dei principali interventi UIL sono disponibili online.

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