In data odierna, unitamente a una delegazione UIL PA Polizia Penitenziaria composta dal Segretario Regionale Gioacchino Veneziano, dal Segretario Territoriale Corrado Della Luna e dal Responsabile GAU Enrico Mangiameli, lo scrivente si è recato in visita alla Casa Circondariale di Siracusa.
La delegazione visitante è stata accompagnata dal Direttore e Comandante che hanno fornito dati e tutto ciò che veniva richiesto.
L’istituto non presenta carenze strutturali, ma ha carenza di organico nonostante siano state inviate in missione 35 unità per l’apertura di un nuovo blocco (blocco 20). A fronte di una popolazione detenuta di circa 675 persone in un istituto che ha una capienza regolamentare di 530, sono in servizio effettivo 279 unità, meno 40 destinate all’attività del Nucleo provinciale, meno 15 distaccate in altre sedi. Per cui sono presenti 259 unità con una pianta organica che ne prevedeva 279 prima dell’apertura del nuovo blocco. Vista la carenza di organico il personale ha difficoltà a fruire dei diritti oggettivi e soggettivi.
L’istituto è il secondo in Sicilia per capienza di detenuti.
L’istituto si presenta idoneo sotto l’aspetto igienico-sanitario, ben tinteggiato sia all’interno che all’esterno, dove si rileva che lo stato di manutenzione è ottimale.
L’ingresso block-house è idoneo ed ha un’ottima visibilità dei mezzi che accedono in istituto.
Gli Uffici (matricola, servizi, ecc.) sono abbastanza confortevoli.
La carenza è di avere solamente due sale colloqui, di fatto attigue e creano difficoltà nella movimentazione dei detenuti per evitare che si incontrino comuni, alta sicurezza e protetti.
Nell’Ufficio accettazione manca una stanza per il personale e abbiamo chiesto alla Direzione durante la visita di disporne una.
Inoltre l’istituto è organizzato su 5 blocchi e si svolge servizio istituzionale su 3 turni:
Il blocco 25 è organizzato su due piani e vi sono allocati 150 detenuti alta sicurezza.
Il blocco 50 è organizzato su 3 piani e vi sono allocati 300 detenuti, circa 100 per piano; presta servizio un agente per piano a turno.
Il blocco 10 è organizzato su 3 piani e vi sono allocati 45 detenuti e presta servizio una unità a turno.
Il nuovo blocco 20 organizzato su 4 piani, di cui il 4° è ancora vuoto e sarà in funzione entro 10 giorni. Vi sono allocati 150 detenuti alta sicurezza. Il nuovo padiglione, aperto a novembre era programmato con un agente per piano che doveva aprire le porte all’esterno della sezione e con l’utilizzo delle telecamere nei corridoi e con i citofoni all’interno delle celle, ma da alcuni giorni si sono guastate le aperture elettroniche delle porte e non funzionano di fatto i citofoni per cui l’agente deve provvedere all’apertura manuale, con un notevole aumento del lavoro e quindi necessità di personale che di fatto non c’è.
In una struttura all’esterno si trova il blocco 30 a regime aperto, ove al 1° piano sono allocati 33 detenuti e svolge servizio una unità di polizia penitenziaria a turno. Al piano terra si trova l’area scolastica.
L’area dello spaccio e ricreativa destinata al personale è sufficiente e dignitosa.
La caserma è in buono stato.
In effetti l’istituto aveva un organico di 279 unità prima dell’apertura del nuovo blocco, depauperato di 40 unità che prestano servizio al Nucleo. Quindi vengono a mancare 40 unità per cui le 35 unità inviate per l’apertura non coprono la carenza. L’Amministrazione Penitenziaria dovrebbe tener conto che, laddove ci sono dei padiglioni nuovi e non vi è la chiusura di nessun altro padiglione all’interno della struttura penitenziaria, deve inviare personale sufficiente a garantire la sicurezza dell’istituto, dei ristretti e soprattutto l’incolumità del personale che vi opera.
A nostro avviso, visto quanto sopra specificato per essere un istituto con i margini di sicurezza predetti necessita di un incremento di organico oltre i 35 già distaccati di almeno altre 40 unità.
Si coglie l’occasione per porgere distinti saluti. F.to Il Segretario Nazionale Armando ALGOZZINO