Scarica qui la nota 8898 - Con riferimento alla nota della S.V. n. 0094739.L del 21 u.s., pervenuta per il tramite dell’Ufficio Relazioni Sindacali in data odierna, si deve dedurre che l’interpello con essa diramato sia rivolto, in verità, agli appartenenti alla Carriera dei funzionari del Corpo di polizia penitenziaria e non invece, come impropriamente riportato, al Ruolo direttivo, attese le novelle al D.Lgs. n. 146/2000 ormai da tempo introdotte dal D.Lgs. n. 95/2017.

Dando ciò per assodato, tuttavia, non si comprende il come e il perché “l’interpello ‘de quo’ sarà espletato nel rispetto del P.C.D. del 9 gennaio 2019”, laddove quel PCD, in realtà, pare disciplinare il trasferimento in sedi diverse dagli istituti penitenziari del personale del Corpo non appartenente alla Carriera dei funzionari.

A tale ultima conclusione, peraltro, si perviene non solo per via dei contenuti del preambolo al PCD in parola (che, per esempio, richiamano espressamente il PCD del 5 novembre 2012 e non anche il PCD del 9 luglio 2013), ma soprattutto perché in tal senso ha dichiarato la S.V. e tutta la delegazione di parte pubblica nella fase di esame della materia, propedeutica alla sua codificazione.

Stando così le cose – e non pare possano esserci molti dubbi in proposito – è di tutta evidenza che i criteri per l’interpello cui si fa riferimento andrebbero congiuntamente individuati ad hoc; del resto a voler sostenere la tesi opposta non si comprenderebbe allora il perché analoghi interpelli recenti, rivolti agli appartenenti alla Carriera dei funzionari, non abbiano osservato la disciplina del medesimo PCD del 9 gennaio 2019.

Si prega pertanto la S.V. a voler fornire cortesi, circostanziati e urgentissimi chiarimenti a riguardo.

Nell’attesa, molti cordiali saluti.