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Nota 8693 - Com’è noto, il DM indicato in oggetto ha fra l’altro previsto, sul territorio nazionale, l’accorpamento di cinque istituti penitenziari che vengono inglobati da altrettante Direzioni. Non sfuggirà alla S.V. che se ciò può essere in gran parte affrontato – e regolato – a normativa vigente, di certo si pongono una serie di questioni e di dubbi interpretativi in buona parte derivanti dal fatto stesso che, appunto, la normativa vigente quando adottata non prevedeva e, probabilmente, non immaginava di dover disciplinare anche le conseguenze amministrative, che incidono pure su molte posizioni individuali degli operatori delle sedi interessate, dell’unione sotto un’unica gestione di quelle che originariamente erano più direzioni.

Del resto, solo per fare un esempio, basti pensare alla discrasia ingenerata dal diverso approccio alla questione che traspare fra il DM del 29 settembre 2017 e i PPCCDD del 29 novembre 2017. Infatti, mentre il primo, nell’individuare la ripartizione territoriale delle dotazioni organiche del personale amministrativo appartenente alle aree funzionali ed ai profili professionali del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, tratta le sedi accorpate come tali, i secondi, nel determinare le dotazioni organiche territoriali del Corpo di polizia penitenziaria, fissa organici parcellizzati per ciascuna delle sedi originarie.

D’altro canto, le questioni che si pongono sono molteplici e di diversa natura e attengono in qualche misura anche a previsioni dell’o.p.

Per quel che più interessa direttamente e da vicino, in ogni caso, pertengono soprattutto all’organizzazione del Reparto del Corpo di polizia penitenziaria, al destino dei Comandanti (ma anche dei Vice Comandanti) delle sedi accorpate, all’organizzazione e alla gestione delle Unità Operative di cui all’art. 33, DPR n. 82/99, all’assegnazione e all’impiego degli operatori di tutti i ruoli, agli Accordi Negoziali Decentrati periferici e alle modalità per la loro stipula, etc.

Per la sede di Gorgona, accorpata alla Direzione della CC di Livorno, peraltro, si pongono problematiche aggiuntive e correlate sia alla circostanza che si trovi in territorio insulare, presso il quale non sono rari i problemi di collegamento con la terra ferma, sia alle previsioni del PCD del 5 novembre 2012, in relazione allo speciale punteggio stabilito per coloro che vi prestano servizio ai fini di un’eventuale trasferimento.

Nel rappresentare, pertanto, l’impellente esigenza di univoche direttive in relazione alle cennate e ulteriori difficoltà interpretative che potrebbero porsi, si invita la S.V. a convocare le Organizzazioni Sindacali rappresentative per un confronto che possa anche favorire l’individuazione di soluzioni e strategie efficienti, efficaci e auspicabilmente condivise.

Nell’attesa, molti cordiali saluti.

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