Solo a seguito di un’interlocuzione intrattenuta fra la UILPA Polizia Penitenziaria Toscana e il PRAP di Firenze, si è appreso che la S.V. con nota del 22 giugno u.s. ha disposto l’esperimento di procedure per l’assegnazione temporanea di 7 appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria (1 Commissario, 4 Ispettori, 2 Agenti e Assistenti) dai circuiti penitenziari interni al PRAP Toscana-Umbria all’IPM di Firenze, di cui è prevista l’imminente riapertura.
Di ciò, come ormai (mal) costume consolidato, non è stata data informazione (se non nei termini descritti) alle Organizzazioni Sindacali e, soprattutto, non è stato operato, né in sede centrale né in sede periferica, alcun “esame” per come previsto dal combinato disposto degli artt. 25 e 26, DPR n. 164/02, nonché dall’art. 4, ANQ del 24 marzo 2004.
Peraltro, già con nota n. 8399 del 22 dicembre 2016 questa Segreteria aveva chiesto specifiche rassicurazioni e un confronto in merito a materia pertinente senza essere degnata, altro (mal) costume stratificato, di alcun riscontro.
Per quanto accennato, e considerato anche che le reiterate condotte in violazione del sistema di relazioni sindacali non sono affatto lontane dall’apparire come una strategia pianificata non solo al fine di eludere il confronto, ma soprattutto allo scopo di screditare e svilire l’azione sindacale, si invita nuovamente la S.V. a convocare una riunione con le OO.SS. rappresentative per un circostanziato confronto sulla questione e a disporre le conseguenti determinazioni anche presso i Provveditorati interessati (da ultimo quello di Firenze) dove successivamente si proceda al prescritto “esame” prima di attuare qualsiasi movimentazione di operatori, per esigenze dell’Amministrazione, da una sede all’altra e ancor più se dal DAP al DGMC.
Confidando, ostinatamente, in un sollecito riscontro, distinti saluti F.to: Il Segretario Generale Angelo Urso.