Come noto a tutti presso la Casa Circondariale di Benevento è in atto una verifica dell’esistenza o meno dei presupposti che hanno determinato il trasferimento per l’assistenza ad un familiare diversamente abile (legge 104/92) nei confronti di numerose unità di Polizia Penitenziaria.
In ragione di ciò l’amministrazione dopo aver effettuato gli accertamenti del caso ha avviato il procedimento previsto dall’art.10 della legge 241/90, notificando agli interessati il provvedimento di avvio del procedimento.
Diversamente da quanto contenuto nel medesimo articolo di legge, però, l’amministrazione non ha ritenuto di dover interessare del procedimento anche quei soggetti, individuati o facilmente individuabili, diversi dai suoi diretti destinatari, nei cui confronti possa derivare (in realtà è già avvenuto) un pregiudizio, vale a dire tutti coloro che sono collocati in posizione utile, nella relativa graduatoria nazionale, ad ottenere il trasferimento qualora i provvedimenti in argomento si concludano con la revoca.
Al pari dei predetti, inoltre, ai sensi dell’art. 9 della medesima legge poiché anche i soggetti portatori di interessi diffusi costituiti in associazioni (OO.SS.) hanno facoltà di intervenire nel procedimento, con la presente la scrivente O.S. chiede formalmente di conoscere lo stato dell’arte di tutti i procedimenti e di voler fornire aggiornamenti relativi al prosieguo degli stessi.
L'attuale e inedita situazione di impasse rispetto alle tempistiche dettate in maniera chiara ed inequivocabile dalle norme di cui in oggetto, infatti, ha generato apprensione e inquietudine nel personale dipesa essenzialmente dall' incertezza sul futuro di chi, da anni, presta la sua preziosa opera in loco e per contro dalla frustrazione per le legittime aspettative di chi, a pieno diritto e pari lasso di tempo, vede ancora purtroppo disattesa la possibilità dell'agognato trasferimento presso la sede Sannita.
A ben sei mesi dall'avvio del procedimento di ricognizione interna disposta dal DAP e dalla relativa richiesta di osservazioni, crediamo sia lecito chiedersi come e perché non si sia ancora giunti a una definizione certa e compiuta delle posizioni monitorate, cosa che in alcuni casi, ha purtroppo inevitabilmente generato da un lato illusioni e dall’altro alimentato falsi allarmismi e facili speculazioni anche di carattere sindacale.
Orbene, al solo fine di sgombrare il campo da ogni umano dubbio e da possibili profili di illegittimità data l'inerzia che pare contraddistinguere il procedimento, si prega di voler riferire con la massima urgenza a questa O.S. lo stato dell’arte.
Nell’attesa di riscontro cordiali saluti. F.to: Il Segretario Generale Angelo Urso