Nota n. 10.777 - Egregio Presidente Antonio Sangermano, dopo il provvedimento di cui alla nota m_dg.DGMC.02/01.2025.0000144.U, che di fatto non ha spiegazioni oggettive, per altro successivo ad altri provvedimenti di mobilità disposti dalla S.V. non rispondenti a corrette relazioni sindacali, ci corre l’obbligo ricordarle che la mobilità del personale va concertata con le OO.SS. che hanno titolo a rappresentare il personale di polizia penitenziaria.
La S.V. qualora fosse stata costretta per necessità, ad inviare all’I.P.M. di Treviso 14 unità doveva convocare con urgenza le OO.SS. e stabilire i criteri di mobilità, durata della missione e da quali Istituti e Servizi, si poteva inviare, in missione, il personale all’I.P.M. di Treviso.
Vista la mancata applicazione delle buone e corrette relazioni sindacali, adottati nei suoi provvedimenti che non rispettano assolutamente gli accordi e le norme sulla mobilità del personale, si invita a rideterminare la sua nota “supporto operativo di unità di Polizia Penitenziaria” dando informazioni dettagliate per le quali l'I.P.M. di Treviso è in carenza di n. 14 unità;
dando immediate disposizioni sui criteri che dovranno adottare le Direzioni interessate nell’individuazione del personale da inviare in missione all’I.P.M. di Treviso che potranno essere concordate con le segreterie regionali delle OO.SS.
Quanto sopra detto vale anche per la durata della missione e i tempi di rotazione, siamo certi che la S.V. rideterminerà la richiesta inviata agli Uffici in indirizzo della presente nota nel rispetto delle normative vigenti e accordi sottoscritti evitandoci iniziative legali che infrangono e fanno venire meno le corrette relazioni sindacali.
Si resta in attesa di cortese riscontro e si coglie l’occasione per porgere distinti saluti.