Nota n. 10.493 - Com’è noto, il comma 179, art. 1, legge n. 213/2023, ha parzialmente innovato il 1° comma, art. 34, D.Lgs. n. 151/2001 e succ. modd., in relazione al trattamento economico per l’istituto di cui in epigrafe, già oggetto di modifiche ai sensi del comma 359, art. 1, legge n. 197/2022, ([…] Per i periodi di congedo parentale di cui all'articolo 32, fino al dodicesimo anno di vita del figlio, a ciascun genitore lavoratore spetta per tre mesi, non trasferibili, un'indennità pari al 30 per cento della retribuzione, elevata, in alternativa tra i genitori, per la durata massima complessiva di due mesi fino al sesto anno di vita del bambino, alla misura dell'80 per cento della retribuzione nel limite massimo di un mese e alla misura del 60 per cento della retribuzione nel limite massimo di un ulteriore mese, elevata all'80 per cento per il solo anno 2024).

Attese anche le deroghe al precitato art. 34, D.Lgs. n. 151/2001, dettate dalle previsioni contrattuali, si prega di voler emanare disposizioni integrative della nota n. m_dg.GDAP.11/07/2023.0279210.U della Sua Direzione Generale che possano chiarire i termini d’applicabilità della nuova disciplina agli appartenenti al Corpo di polizia penitenziaria.

Si ribadisce, peraltro, l’indefettibile necessità d’inequivocabili direttive pure con riferimento a quanti godano del congedo parentale dopo aver fruito, in tutto o in parte, del periodo di congedo straordinario annualmente spettante per motivi diversi (es. malattia).

Si evidenzia, altresì, il carattere di assoluta urgenza considerato anche che l’elevazione dell’indennità in parola nella misura dell’80 per cento della retribuzione per il secondo mese è circoscritta al solo anno corrente.

Nell’attesa, cordiali saluti.