Nota n. 9894 - Com’è noto, pressoché nella generalità degli istituti penitenziari, operatori del Corpo devono disimpegnare compiti connessi ai servizi postali assicurati ai detenuti, quali il ritiro e/o la consegna di lettere, plichi, pacchi, etc., presso i pertinenti uffici.
Ciò, peraltro, viene espletato con l’impiego di automezzi dell’Amministrazione e con costi, per la loro alimentazione e gestione, a carico di quest’ultima.
Quanto sopra, palesemente, aggrava il già pesantissimo carico di lavoro per la Polizia penitenziaria, notoriamente sottodimensionata di circa 17.000 unità ed aumenta le spese per l’erario.
Spesso, peraltro, la materia è motivo di rimostranze a livello territoriale, sia direttamente correlate alle maggiori incombenze richieste agli operatori del Corpo, sia con riferimento – specie nel caso dei pacchi – ai pesi che devono essere manualmente trasportati.
Anche per far fronte a tali difficoltà, la Direzione della Casa Circondariale di Vibo Valentia, ma probabilmente pure altre di cui la scrivente Segreteria non è a conoscenza, ha stipulato una convenzione con una società di poste private che dagli inizi di maggio scorso ha consentito di superare con assoluta efficacia le cennate problematiche migliorando, nel contempo, il servizio in favore dei detenuti anche sotto il profilo dei costi (si allega la nota n. 27256 del 7 u.s. della Direzione della CC di Vibo Valentia).
Reputando l’iniziativa della Direzione della Casa Circondariale di Vibo Valentia lodevole anche ai fini del perseguimento dell’efficacia, della razionalità e dell’economicità dell’azione amministrativa – tanto che meriterebbe di essere esportata – si chiede alla S.V. di voler cortesemente valutare di invitare specificatamente tutte le direzioni d’istituto penitenziario a stipulare, laddove possibile, convenzioni analoghe, così da liberare la Polizia penitenziaria dalle incombenze in parola e conseguire altresì significativi risparmi di spesa.
Nell’attesa di un cortese cenno di riscontro, cordiali saluti.