Comunicato Stampa 28 maggio 2011
Verona : Tre casi di TBC in 20 giorni
Vicenza : detenuto tenta di evadere gettandosi nel fiume
Venezia : Maxi rissa tra detenuti con feriti
“ A dimostrazione che il dramma penitenziario non presenta solo aspetti sociali, umanitari e di ordine pubblico, ma è anche una questione di emergenza sanitaria concorrono le notizie che ci giungono dal carcere di Pavia, dove due detenuti sono in isolamento sanitario perché infestati da piattole, e dal carcere di Verona Montorio dove in poco meno di venti giorni si conta il terzo caso di TBC”
Eugenio SARNO, Segretario Generale della UIL PA Penitenziari, non nasconde le preoccupazioni del sindacato verso quella che appare una probabile epidemia di tubercolosi sviluppatasi nel carcere veronese di Montorio
“ Due detenuti sono già ricoverati in ospedale per TBC conclamata, un terzo è isolato in carcere in attesa di responso giacchè presenta tutti i sintomi della malattia. Tre casi tubercolotici in poco meno di 20 giorni, nella stessa struttura, sono motivo di forte preoccupazione, ancor più perché non ci risulta che sia stato posto in esser alcun intervento di profilassi. Vogliamo auspicare – aggiunge il Segretario Generale - che dopo questa pubblica denuncia l’Amministrazione Penitenziaria, il Sindaco e la Autorità Sanitarie intervengano a predisporre i protocolli previsti “
Ma le cronache penitenziarie fanno registrare anche una maxi rissa tra detenuti , con feriti, scoppiata all’istituto penitenziario di Santa Maria Maggiore a Venezia e una tentata evasione con tanto di tuffo nel fiume a Vicenza
“ Ieri pomeriggio nei cortili passeggi di Santa Maria Maggiore è scoppiata una maxi rissa che ha visto coinvolti una trentina di detenuti. Uno di essi ha dovuto far ricorso alle cure del pronto soccors, dove è stato trasportato d’urgenza per le ferite riportate. Diversi i detenuti contusi. Il personale di polizia penitenziaria, prontamente intervenuto, ha dovuto faticare non poco per ristabilire l’ordine. Questa notte intorno alle due – informa Eugenio SARNO – un detenuto di origine maghrebina ha tentato di evadere dall’ospedale di Vicenza, dove era stato trasportato per effettuare la dialisi. Il detenuto, indagato per reati di droga, mentre stava per essere riportato in carcere è saltato giù dalla lettiga dell’ambulanza e si è tuffato nel fiume Astichello che scorre vicino il plesso ospedaliero. Il tentativo di fuga è stato immediatamente bloccato dagli agenti di scorta che non ci hanno pensato su due volte per riacciuffare il detenuto, tuffandosi a loro volta nel fiume. A loro va il nostro plauso per aver coraggiosamente sventato l’evasione. Questi episodi – conclude amaramente il Segretario della UIL PA Penitenziari – danno la cifra delle criticità che il personale di polizia penitenziaria deve affrontare quotidianamente in solitudine e nel più completo abbandono e con il concreto rischio di infestazioni da parassiti odi contagio da malattie infettive. Criticità che nei degradati e cadenti istituti penitenziari si ampliano con il passare delle settimane, causa la desertificazione delle disponibilità economiche. Questa situazione porterà, a breve, alla completa paralisi del sistema penitenziario. Proprio ieri in Calabria (Rossano e Paola) non si è potuto procedere alle traduzioni di detenuti perché i mezzi erano sprovvisti di carburante e non c’erano soldi per fare il pieno. Ci chiediamo cosa succederà quando a Settembre mancheranno persino i fondi per garantire il vitto ai detenuti. Purtroppo disperiamo di avere notizie dai Ministri della Giustizia e del Tesoro, Alfano e Tremonti, che appaiono sempre più distratti e insensibili verso quella che è una delle emergenze più gravi in atto del nostro Paese”