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Comunicato Stampa del 23 Novembre 2010

Avellino : Automezzo Polizia Penitenziaria investe automobili - Otto feriti

Dichiarazione Stampa di Eugenio SARNO -Segretario Generale UIL PA Penitenziari-

 

Abbiamo perso il conto delle volte che, soli ed inascoltati, abbiamo denunciato le condizioni di usura, degrado e pericolosità degli automezzi in dotazione alla polizia penitenziaria. Purtroppo invece di approfondire e verificare le nostre denunce si è preferito volgere lo sguardo altrove. Ipocritamente le nostre preoccupazioni allarmate sono state rubricate come rottura di scatole. Abbiamo detto, e lo ripetiamo, che la gran parte degli automezzi  in uso alla polizia penitenziaria se fossero in uso a privati cittadini sarebbero oggetto di fermo amministrativo. Manutenzioni scadute , revisioni non effettuate ed  altissimi chilometraggi.

 Oggi, purtroppo, come era facile prevedersi è capitata la disgrazia.- Un automezzo in dotazione al Nucleo Operativo Traduzioni e Piantonamenti di Avellino sull’autostrada Napoli – Bari verso le ore 15.15 nei pressi di Grottaminarda (AV) ha causato, per il mancato funzionamento dell’impianto frenante, un devastante impatto con altri autoveicoli- L’autostrada in direzione Napoli è tutt’ora bloccata. Sul posto sono intervenuti i mezzi di soccorso del 118 e la polizia stradale. TRE  agenti della scorta a bordo del veicolo della polizia penitenziaria  sono rimasti feriti, altre cinque persone  a bordo delle macchine investite dal mezzo in avaria  senza freni hanno riportato traumi e contusioni ma nessuno versa in pericolo di vita. Tutti i feriti sono stati trasportati all’Ospedale Rummo di Benevento. Ai nostri colleghi ed agli automobilisti coinvolti nell’incidente giungano la nostra solidarietà e la nostra vicinanza.

  Al Capo del Dipartimento e al Ministro Alfano ripetiamo che in queste condizioni non è possibile andare avanti. D’altro canto abbiamo anche denunciato che mezzi nuovissimi dopo alcune settimane dalla messa in strada perdono le portiere e  sono inutilizzabili. Ma non per questo si sono perseguiti, sollevandoli dagli incarichi, i responsabili degli incauti acquisti. E mentre Ministri, Sottosegretari e Dirigenti sfilano con nuovissime berline extra-lusso(chissà perché per quelle macchine si trovano sempre i soldi)  i poliziotti debbono rischiare la loro vita su mezzi obsoleti a cui, spesso, debbono provvedere al rifornimento anticipando fondi propri. Dopo questa strage sfiorata sarà necessario riflettere in profondità. Forse è giunta davvero l’ora di incrociare le braccia e rifiutarsi di partire senza adeguate condizioni di sicurezza. Oltre a scorte endemicamente sottodimensionate non si ha nemmeno la certezza di arrivare vivi alle destinazioni. Nonostante gli sforzi ed i sacrifici del personale  , a riprova di un’Amministrazione distante e nemica, il DAP recentemente  ha varato una circolare con cui impone al personale di polizia penitenziaria di operare nel servizio  traduzioni anche dopo le nove ore continuative di servizio. Cornuti, mazziati e schiavizzati !!!!

AGGIORNAMENTO ore 19.45 del 23 novembre 2010

Sono stati dimessi nel tardo pomeriggio i quattro poliziotti penitenziari rimasti coinvolti nell’incidente sull’autostrada Bari Napoli all’altezza di Mirabella Eclano. L’autista del mezzo blindato della polizia penitenziaria, che ha confermato il mancato funzionamento dell’impianto frenante, ha riportato forticontusioni ad entrambe le ginocchia ed una ferita lacero contusa al cuoio capelluto ed un lieve trauma cranico. Il Capo scorta ha riportato una forte contrattura inguinale ed un trauma lombare. I due agenti addetti alla scorta (avevano da poco lasciato un detenuto) : uno ha riportato traumi contusivi al torace, alle braccia ed alle gambe, l’altro traumi contusivi al torace ed una frattura all’omero da ridurre previo intervento in sala operatoria. Uno dei cinque automobilisti rimasti feriti è tutt’ora ricoverato all’Ospedale Rummo di Benevento. Il mezzo su cui viaggiavo i quattro uomini della polizia penitenziaria aveva un chilometraggio di circa 500mila chilometri. Ho personalmente sentito al telefono i quattro colleghi che sono, ovviamente, molto turbati ed ancora sotto shock, ben consapevoli che la dinamica dell’incidente avrebbe potuto comportare un ben più drammatico bilancio.

Eugenio SARNO –Segretario Generale UIL PA Penitenziari

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