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Roma, 29 Mar.  – “Gravi disordini sono in corso presso la Casa Circondariale di Trento. Da quanto apprendiamo, ancora in maniera frammentaria e disarticolata, rinforzi della Polizia penitenziaria sono stati inviati da altre carceri del distretto (che ricomprende anche Veneto e Friuli V.G.) e l’istituto sarebbe presidiato all’esterno dalle altre forze dell’ordine. In meno di 48 ore disordini e tensioni hanno interessato anche Ariano Irpino, dove una sezione è stata vandalizzata dai reclusi e dichiarata inagibile e Alessandria ‘Cantiello e Gaeta’, mentre si sono registrati il suicidio di un detenuto, il 24esimo dall’inizio dell’anno (cui bisogna aggiungere un operatore), a Napoli Poggioreale e un’evasione a Bologna. Se non basta questo a descrivere il disastro, annunciato e continuo, delle carceri ci chiediamo cos’altro debba accadere”.

         Lo dichiara Gennarino De Fazio, Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria.

         “Con 16mila reclusi oltre i posti disponibili, 18mila agenti mancanti al fabbisogno organico della Polizia penitenziaria, deficienze strutturali, logistiche e organizzative, carenze sanitarie e molto altro ancora, vorremmo che l’esecutivo si occupasse delle carceri con pari impegno di quello dedicato ai centri per migranti, ancora vuoti, in Albania. Invece, operatori e detenuti continuano a essere abbandonati a se stessi, al di là della propaganda di governo. Prova ne sia che da oltre tre mesi dalle dimissioni di Giovanni Russo non è stato nemmeno nominato il Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e del Corpo di Polizia Penitenziaria”, aggiunge il Segretario della UILPA PP.

         “Servono subito provvedimenti concreti per deflazionare la densità detentiva, potenziare compiutamente gli organici della Polizia penitenziaria senza peraltro rinunciare alla formazione, come invece si sta facendo, garantire l’assistenza sanitaria e avviare riforme di sistema. Altrimenti proseguiranno le morti e si accumuleranno le macerie”, conclude De Fazio

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